Il ministro Carfagna ne dà notizia nel corso della sua audizione sul PNRR in Commissione Politiche europee al Senato.
Una lunga audizione per dare conto dell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con attenzione rivolta agli interventi per il Sud e alle politiche di coesione, ha impegnato il ministro Mara Carfagna in collegamento con la Commissione Politiche europee del Senato.
Il ministro ha fatto il punto sulle proprie attività di competenza, dai bandi pubblicati al rispetto del vincolo del 40% delle risorse da destinare al Sud. “Se dal primo giorno di vita dell’attuale governo non avessimo lavorato per esplicitare la ‘quota Sud’ e i meccanismi per rispettarla – ha ricordato Carfagna – nessuno avrebbe saputo con esattezza quantificare e monitorare l’assorbimento delle risorse del PNRR al Sud. Se oggi, anche grazie alla massima trasparenza che stiamo assicurando, il Parlamento e l’opinione pubblica sono in grado di evidenziare problemi e rischi, e proporre soluzioni, questo è dovuto a questa nostra scelta di totale trasparenza”.
Il ministro per il Sud e la Coesione territoriale ha colto l’occasione anche per annunciare una serie di nuove iniziative, che andranno a delineare meglio la governance e potenziare l’attrattività delle Zone Economiche Speciali.
In particolare, è allo studio la possibilità di inserire all’interno della programmazione del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 (qui più informazioni) una linea finanziaria apposita per l’attivazione di contratti di sviluppo per progetti ad alto contenuto tecnologico e di innovazione, proposti da imprese che operano o intendono operare nelle ZES.
Inoltre, nell’ambito di un decreto-legge di prossima emanazione, sarà precisato che il credito d’imposta (fino a un massimo di 100 milioni di euro) sarà valido sia per gli acquisti che per le edificazioni di immobili strumentali all’interno delle aree e si definirà “un percorso normativo semplice e chiaro per le eventuali riperimetrazioni delle ZES”.
Infine, il ministro Carfagna ha annunciato l’intenzione di inserire all’interno dello stesso decreto-legge una norma di riordino della disciplina delle Zone Logistiche Semplificate (leggi di cosa si tratta) attivabili nelle regioni del Centro-Nord.
Fonte: Ministero per il Sud