Le azioni di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne e i minori, la formazione, i percorsi di empowerment delle donne e la conferma dei principi fondamentali della Convenzione di Istanbul alla base della prossima strategia nazionale. Questi i principali temi affrontanti nel corso della riunione della Cabina di regia nazionale che si è riunita stamane presieduta dalla ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti. Nel corso dei lavori i partecipanti, tra cui i rappresentanti di diversi ministeri competenti, delle Regioni e dei Comuni hanno fatto il punto sulle azioni e gli interventi messi in campo per poter lavorare assieme sul nuovo Piano triennale per il contrasto della violenza maschile contro le donne. In particolare, la ministra Bonetti ha ribadito la piena adesione del nostro paese alla Convenzione di Istanbul che continuerà ad essere la linea guida anche per il prossimo Piano triennale che terrà conto della sinergia e della collaborazione tra i diversi livello di governo per dare risposte concrete alle donne vittime di violenza.
“Esprimiamo apprezzamento alla ministra per aver convocato nuovamente la Cabina di regia, fondamentale per il confronto tra i diversi livelli di governo per realizzare azioni sistemiche di contrasto alla violenza su donne e minori”, ha sottolineato la consigliera del Comune di Bologna, Simona Lembi che ha partecipato ai lavori in rappresentanza di Anci assieme all’assessora del Comune di Bari Francesca Bottalico. Tra le questioni fondamentali da affrontare anche in vista del nuovo Piano, Lembi ha sottolineato “la necessità di rivedere e ridiscutere i termini per l’accreditamento dei centri antiviolenza condividendo una riflessione comune prima di arrivare ad adottare i criteri in Conferenza unificata”. Rispetto invece agli obiettivi del Piano 2017-2020 che prevedeva una convenzione tra l’Anci e il Dipartimento per le pari opportunità per realizzare una serie di interventi specifici rivolti agli operatori comunali attraverso piani di formazione e supporto, Lembi ha infine rimarcato: “Sarebbe auspicabile che venga affrontato l’argomento per sapere a che punto sono le varie attività per la realizzazione di questi piani di formazione di cui viene segnalata l’urgente necessità”.