Pubblichiamo l’intervista integrale rilasciata al quotidiano al ‘Il Quotidiano Nazionale’ dal presidente Anci Antonio Decaro che lo scorso venerdì ha chiesto un incontro al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni per fare il punto sulla ricostruzione nelle zone terremotate
Antonio Decaro, 47 anni, ingegnere, presidente dell’ Anci. Ha appena scritto al premier: sindaci del sisma stremati dai ritardi. Basta dire macerie, casette, stalle.
“Distribuire le competenze alle Regioni non agevola. Se al commissario Errani fossero stati dati i poteri della Protezione civile senza coinvolgerle, probabilmente avremmo fatto prima…”.
Quando incontrerà Gentiloni chiederà quindi di dare più potere a Errani?
“Chiederò almeno di avere un coordinamento forte. Se le Regioni se ne vanno ognuna per i fatti propri, diventa difficile”.
E chi dovrebbe fare il coordinamento?
“Errani, chiaro”.
Quasi un commissariamento.
“No, io chiedo di coordinare meglio. Gli uffici regionali si stanno aprendo ora. La Protezione civile avrebbe dovuto rimanere ancora”.
Sembra ci siano troppi soggetti, ciascuno di loro pare contare poco.
“Mah, vediamo cosa succede nei prossimi giorni. La ricostruzione è appena partita”.
Intanto scopriamo che il governo s’ è scordato l’esenzione sull’imposta di successione. Insomma, c’ è la tassa sulle macerie.
“Ma possono recuperare con un emendamento nel primo decreto utile, potrebbe essere quello per il Mezzogiorno. Hanno cambiato tante cose”.
Ne dica una.
“Giustamente i terremotati, cittadini e aziende, erano stati esentati dalla tassa sui rifiuti. Ma poi il governo si era scordato di mettere i fondi per ristorare i Comuni. E come si dovrebbero tenere in piedi, allora? Dove vanno a prendere i soldi?”.
L’imposta sulle macerie per Berlusconi è un macabro scherzo. Il segretario Uil del Lazio Civica ha dichiarato: bastava copiare il decreto dell’Aquila.
“Non se n’è accorto nessuno! Abbiamo presentato centinaia di emendamenti, il governo in pratica li ha accolti tutti”.
Ma come si spiega ai terremotati una disattenzione così?
“Sono tante le cose dimenticate da chi ha scritto la legge. L’importante è che quando le segnaliamo si recuperi. Perché è normale che fosse stata abolita la tassa sui rifiuti per i cittadini e le aziende senza inserire il rimborso ai Comuni? Non credo lo abbiano fatto apposta. È capitato, hanno rimediato subito”.
Fare prima, come?
“Le istanze dei sindaci sono state rappresentate al governo, in maggioranza sono state accettate. Non siamo certo dei furfanti. Se ci date la possibilità di occuparci della ricostruzione saltando anche le norme sulla trasparenza, sul codice degli appalti, siamo più veloci. Ma c’ è sempre la diatriba. Purtoppo la Protezione civile in passato non ha dato buona prova di sé”.
La stessa Protezione civile che però si era ricordata di evitare la tassa sulle macerie. Intanto Cialente, storico sindaco dell’Aquila, denuncia: allucinante, per ogni terremoto cambiano le leggi, ogni volta è la prima volta.
“Sicuramente c’ è bisogno di norme più specifiche. Mesi fa era arrivata una nota della Protezione civile che diceva, c’ è allerta, potrebbero esserci scosse del sesto grado. E si è scaricato tutto sui sindaci”.
Albergatori e ristoratori che hanno accolto i terremotati non sono rimborsati da mesi. Sono autorizzati a pensare che esista anche una tassa sulla generosità.
“Certo che andrebbero pagati subito, visto anche che sono stati così accoglienti”.
Lei elenca scuole, agricoltura, turismo, attività produttive. Con cosa vuole tornare a casa da Roma?
“Con impegni finanziari per far ripartire quelle zone anche economicamente. Il ministro Franceschini ci ha promesso eventi internazionali, quest’estate. C’ è un problema di casette, di macerie ma anche di smembramento delle comunità. Così diventerà difficile a settembre recuperare i bimbi per portarli a scuola”.
Clicca sul link per scaricare la lettera a firma del Presidente Decaro indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni: Lettera