Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) e l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) hanno firmato oggi a Bari un importante Protocollo d’intesa che ha per tema la rigenerazione urbana. Nel mettere in pratica i propri obiettivi CNI e ANCI si avvarranno anche del supporto del Centro Nazionale di Studi Urbanistici (CeNSU) ed eventualmente anche della collaborazione di Enti pubblici di ricerca. Il Protocollo, inoltre, potrà essere adottato come modello e punto di riferimento per analoghe attività e iniziative locali che possono coinvolgere, su base volontaria e tramite decisione libera ed autonoma, gli Ordini territoriali degli Ingegneri e le associazioni territoriali dell’ANCI.
“CNI ed ANCI – afferma Angelo Domenico Perrini, Presidente del CNI – sono due enti istituzionali accomunati dal perseguire l’obiettivo dello sviluppo della cultura della rigenerazione urbana e del recupero edilizio nel nostro Paese. Ciò può essere realizzato attraverso svariate attività quali ricerca, studio, comunicazione e promozione di questi temi. In questo senso, il Protocollo che abbiamo firmato oggi punta a stabilire una stretta collaborazione tra CNI ed ANCI per divulgare nella maniera più appropriata le informazioni e sensibilizzare le amministrazioni rispetto a questi temi, attraverso lo studio dei fenomeni e della statistica, la puntuale analisi normativa, l’analisi e la promozione delle evoluzioni tecniche e delle buone pratiche. Il tutto anche attraverso la promozione di convegni, seminari e borse di studio. Colgo l’occasione per ringraziare, a nome di tutto il Consiglio Nazionale, il Presidente Decaro e l’ANCI tutta per la disponibilità e per questa importante opportunità di collaborazione”.
“Sono molto contento che CNI e ANCI abbiano assunto l’iniziativa di questo protocollo d’intesa – commenta il presidente dell’ANCI, Antonio Decaro – e lo dico sia nella mia veste di rappresentante dei sindaci italiani sia in quella, per me se possibile ancor più sentita, di ingegnere che nella sua professione si è sempre occupato di opere pubbliche. La mia doppia esperienza personale mi ha insegnato quanto siano essenziali, per il governo del territorio, l’intesa e la collaborazione tra amministratori, tecnici e professionisti dotati delle più alte competenze. La rigenerazione urbana e il recupero del patrimonio edilizio sono processi tanto importanti per la crescita delle nostre comunità quanto complessi e articolati. Per questo è necessario che le politiche pubbliche si appoggino sulle migliori conoscenze relative alle nuove tecnologie disponibili e alle problematiche di opere che, nell’interesse dei cittadini, devono avere caratteristiche di alta qualità, sostenibilità e sicurezza. Sono sicuro che la collaborazione tra CNI e ANCI si rivelerà utile alle amministrazioni e ai loro territori”.
Più nello specifico, l’accordo prevede, tra le altre, le seguenti attività: sviluppo di percorsi di aggiornamento professionale; elaborazione di emendamenti e documenti sulle tematiche della rigenerazione urbana e del recupero edilizio; valutazione di eventuali proposte di legge atte a migliorare la vita dei Comuni e degli amministratori locali; promozione di tavoli di lavoro finalizzati allo studio delle normative, all’elaborazione di comuni progetti e di iniziative, volte a favorire la divulgazione e la uniforme applicazione della normativa tecnica sul territorio; attività di ricerca e divulgazione nel settore della rigenerazione urbana e del recupero edilizio; organizzazione di convegni, seminari e giornate di studio atte alla diffusione della cultura della rigenerazione urbana e del recupero edilizio e ogni altra forma di valorizzazione del patrimonio informativo; istituzione di borse di studio.
L’idea di attuare questo Protocollo d’intesa nasce nell’ambito dei Gruppi di Lavoro istituiti dal Consiglio Nazionale degli ingegneri sui temi indicati e attivi nell’ultimo anno e mezzo.
Lo stesso CNI ha indicato nel Protocollo, come propri rappresentanti, il Presidente Angelo Domenico Perrini e la Consigliera Tesoriera Irene Sassetti, delegata ai temi dell’Urbanistica, della Rigenerazione urbana e della disciplina dell’edilizia. L’accordo sarà valido per un anno.