E’ entrata in vigore lo scorso 7 giugno 2020 la Legge 5 giugno 2020 che prevede tra l’altro interventi in materia di salute e lavoro. In particolare si segnala il recepimento dell’emendamento relativo alla limitazione della responsabilità del datore di lavoro in caso di contagio da COVID-19, su cui si era espresso anche l’INAIL con propria circolare n. 22 del 20 maggio scorso.
Infatti nel Decreto Cura Italia (art. 42, comma 2), il contagio era stato equiparato all’infortunio sul lavoro, creando grande preoccupazione tra gli Amministratori locali e i gestori dei servizi, per eventuali responsabilità civili e penali del datore di lavoro.
Nell’emendamento approvato (art. 29-bis “Obblighi dei datori di lavoro per la tutela contro il rischio di contagio da COVID-19”) si fa riferimento all’art. 2087 del Codice Civile, che tratta dell’obbligo della tutela delle condizioni di lavoro. Nel settore pubblico e privato, tale obbligo si può considerare adempiuto con l’adozione di tutte le misure contenute nel Protocollo condiviso per la regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento del COVID-19 negli ambienti di lavoro, sottoscritto dal Governo con le parti sociali.