Nella giornata di Venerdì 19 Aprile, nella sala Corradino D’Ascanio del Consiglio Regionale, a Pescara,
è stato sottoscritto il Protocollo d’intesa tra ANCI – Abruzzo con il Presidente Gianguido D’Alberto Gianguido D’Alberto – Sindaco di Teramo e il Forum delle
Associazioni familiari dell’Abruzzo con il suo Presidente @Paola D’Alesio ,alla presenza Marina Falivene garante per l’ infanzia e l’ adolescenza della Regione Abruzzo con il quale si dà avvio a un rapporto di reciproca
collaborazione volto allo scambio di esperienze e alla realizzazione di azioni
concrete destinate a favorire l’attuazione di politiche familiari comunali o di
aggregazioni di comuni, anche nell’ambito del più generale obiettivo di combattere lo
spopolamento delle aree interne montane, con l’obiettivo di accrescere il benessere
e la coesione sociale ed economica.
Tra le attività previste nel Protocollo, in particolare, sono inserite il riconoscimento
delle politiche familiari come politiche di investimento di carattere preventivo e
promozionale, differenziate dalle azioni di contrasto alla povertà; la promozione di
strumenti quali il marchio famiglia, il piano famiglia, la Carta famiglia comunale; la
collaborazione nella permanente formazione specifica sulle politiche familiari degli
Amministratori locali e degli operatori da effettuarsi annualmente; l’istituzione di un
premio annuale da assegnare al Comune che si è contraddistinto per aver messo in
atto azioni di politiche familiari e regolato secondo differenti indicatori che tengano
conto delle buone prassi e della promozione culturale di tale protocollo; il sostegno ai
Comuni che intendano creare un piano comunale per la famiglia e avviare
l’introduzione nei servizi comunali del fattore famiglia; l’incentivazione di relazioni
stabili e continuative con l’associazionismo familiare per lo sviluppo, la supervisione
e la verifica della programmazione sociale territoriale; la promozione di un’azione
sinergica tra i Comuni, il Forum, le Camere di commercio e Confindustria a sostegno
delle aziende presenti in Abruzzo che intendano valorizzare e attuare politiche di
conciliazione lavoro-famiglia; l’attuazione di un piano generale volto a dotare i piccoli
comuni delle aree interne di tutte le infrastrutture (banda larga, connessione, fibre
ecc..) che rendono accessibile agli abitanti una connessione adeguata, la cui
assenza accentua ancora oggi la marginalità dei territori; la programmazione di
iniziative volte a sensibilizzare comuni e cittadini sull’importanza degli istituti
dell’adozione e dell’affido familiare.
“Il Protocollo firmato oggi è particolarmente qualificante, in quanto riconosce
l’importanza di quelle politiche che mettono al centro la famiglia, intesa come luogo di affetti, di vita comune, come formazione sociale su cui si regge la comunità –
sottolinea il Presidente di Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto – valorizzandone il ruolo
istituzionale e guardando in particolare alla promozione di servizi fondamentali. La
famiglia, le famiglie, rappresentano il cardine della nostra società, quel nucleo
primario di promozione dei valori riconosciute dalla nostra Costituzione che le dedica
ben tre articoli. Per questo è necessario, in collaborazione con le associazioni,
promuovere, tutte quelle attività che mirano a dare risposte concrete ai bisogni delle
famiglie, attraverso, ad esempio, il potenziamento dell’intero sistema dei servizi
educativi, sociali e culturali, l’implementazione di un welfare sostenibile, il
potenziamento delle politiche di sostegno alla genitorialità, in particolare quelle che
vivono situazioni di crisi, così come delle politiche di assistenza agli anziani e ai
disabili, la creazione di spazi di socializzazione, la previsione di tariffe per i servizi a
domande individuale realmente progressive, prevedendo la gratuità per le famiglie
con maggiori necessità al fine di garantire l’equità sociale. E, soprattutto nelle aree
interne, è necessario salvaguardare tutti i presidi istituzionali, a partire dalle scuole”.
I dati ci dicono che in Abruzzo l’emergenza delle emergenze è rappresentata da un
forte rallentamento delle nascite e dallo spopolamento delle aree interne, con
conseguente diminuzione della popolazione scolastica che, dal prossimo anno
2024/25, come attestano i dati ufficiali forniti dall’Ufficio scolastico per l’Abruzzo, sarà
di 2.849 alunni in meno. E senza scuole, le comunità scompaiono.
“Urge, quindi, prendere consapevolezza che, per guardare con fiducia al futuro –
spiega Paola D’Alesio, presidente del Forum delle Associazioni familiari dell’Abruzzo
e componente del direttivo nazionale del Forum – i sindaci e i comuni da loro
amministrati possono e devono essere protagonisti di un impegno comune in favore
della famiglia e a sostegno della natalità e di politiche che incoraggino le giovani
coppie a restare nei territori abruzzesi mettendo loro nelle condizioni concrete di
trovare un lavoro, una casa e realizzare il sogno di creare una famiglia. Si parla
sempre di bilanci e fondi che mancano ma i Comuni, invece, vogliono lavorare con
azioni mirate per rispondere ai bisogni concreti delle comunità. Serve un
cambiamento culturale, le famiglie hanno bisogno di sentire la presenza delle
istituzioni e dobbiamo ragionare a tutti i livelli, urbanistico, sociale, assistenziale,
social housing, servizi di prossimità. Un figlio è un investimento per la comunità e per
il nostro futuro. La firma di questo importante protocollo tra i Comuni abruzzesi e il
Forum delle Associazioni familiari dell’Abruzzo pone le basi di una vera e propria
alleanza affinché gli Enti più vicini ai cittadini mettano risorse e progetti in favore della natalità. Sappiamo bene che investire sulla famiglia è complesso e riguarda
moltissimi aspetti del sociale, ma è necessario farlo per il bene delle nostre comunità “