Il Ministro Giovannini ha firmato un decreto che definisce le soglie e le tipologie d’intervento per l’utilizzo di questo strumento di partecipazione.
Si amplia l’ambito delle opere sulle quali dovrà obbligatoriamente svolgersi il dibattito pubblico per consentire un maggiore coinvolgimento delle realtà territoriali nella condivisione dei progetti. Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato un decreto che, riducendo alcune soglie dimensionali previste per sottoporre le opere del Pnrr al dibattito pubblico, fa sì che un maggior numero di progetti siano interessati da questo importante passaggio. Il provvedimento è il frutto di un’analisi svolta dalla Commissione sul Dibattito Pubblico, su richiesta del Ministro, per valutare la possibilità di rafforzare questo strumento di consultazione, così come disposto dal decreto legge ‘Semplificazioni’, allargandone il campo di applicazione, così da condividere la progettualità con le comunità locali e gli enti territoriali.
“Il dibattito pubblico è uno strumento cruciale di partecipazione democratica che non solo agevolerà l’attuazione del Pnrr, ma contribuirà anche a rendere più sostenibili i progetti e quindi la costruzione delle opere, da un punto di vista sociale e ambientale, oltre che economico”, ha spiegato il Ministro Giovannini.
Scorrendo le pagine del provvedimento, si vede che le tipologie di opere toccate dal decreto sono dodici:
- Autostrade e strade;
- Tronchi ferroviari per il traffico a grande distanza;
- Aeroporti;
- Porti marittimi commerciali, nonché vie navigabili e porti per la navigazione interna;
- Interventi per la difesa del mare e delle coste;
- Piattaforme di lavaggio delle acque di zavorra delle navi;
- Interporti;
- Elettrodotti aerei;
- Impianti destinati a trattenere, regolare o accumulare le acque in modo durevole;
- Opere che prevedano o possano prevedere trasferimento d’acqua tra regioni diverse;
- Infrastrutture ad uso sociale, culturale, sportivo, scientifico o turistico;
- Impianti insediamenti industriali e infrastrutture energetiche
“Intervenendo sulla riduzione delle soglie come prevede il decreto, il dibattito pubblico si svolgerà per le opere di maggiore impatto sulla vita dei cittadini e sui territori, tra cui la diga di Campolattaro, il porto di Trieste, alcuni dei tracciati ferroviari con lunghezza superiore a 30 km e comunque con un valore di investimento superiore a 400 milioni di euro”. I dibattiti pubblici possono svolgersi anche per lotti funzionali, sebbene riferiti ad una stessa opera. In particolare, questa eventualità si riferisce a quelle infrastrutture ferroviarie in capo a Rfi che, pur riguardando un’unica linea di collegamento, andranno ad incidere su più territori regionali.
Consulta il decreto: DM_modifica_soglie_dimensionali
Fonte: MIMS