Anci Abruzzo ha inviato ,su sollecitazione di molti piccoli comuni e tante associazioni culturali e sociali in particolare l’ Associazione Culturale Pescaratutela che si è fatta promotrice di incontri e approfondimenti, una lettera ia Capigruppo del Consiglio regionale d’Abruzzo e all’Assessore regionale D’Amario per chiedere interventi di carattere legislativo e regolamentare su un tema che mette in difficoltà il tessuto di base delle attività nella nostra regione.
Con l’introduzione del nuovo ordinamento contabile previsto dal D.Lgs. 118/2011, si sta affermando sia nell’ente Regione sia negli altri enti locali abruzzesi, una diffusa interpretazione delle disposizioni contabili contenute nel Decreto richiamato, che subordina l’erogazione dei contributi ad enti ed associazioni impegnate nella realizzazione di progetti culturali, al preventivo invio della rendicontazione delle spese effettuate e previste nei progetti presentati, con allegate fatture già quietanzate.
Si tratta di una procedura che, nel tutelare certamente l’ente locale ed i suoi dirigenti, crea non pochi problemi alle associazioni e fondazioni, per la maggior parte costituite senza fine di lucro e basate esclusivamente sul volontariato, che si trovano costrette, spesso con i propri presidenti, a dover anticipare somme che vedranno rimborsate a distanza di tempo non sempre breve.
A seguito di una lettura più attenta, detta interpretazione non appare l’unica possibile e, nel ritenere certamente importante tutelare il soggetto pubblico e le risorse pubbliche dallo stesso erogate, vuole segnalare come il perpetuare nella lettura delle norme contabili fin qui effettuata, comporterà un progressivo e costante spegnersi di interesse da parte di tutte quelle piccole associazioni culturali, che costituiscono una ricchezza per il nostro territorio, verso il ricorso a fonti pubbliche per la realizzazione di manifestazioni che nella maggior parte dei casi verranno così ad essere cancellate dal panorama nazionale e locale degli eventi.
Si aggiunge che anche la normativa comunitaria, nel vincolare certamente l’erogazione di somme richieste dall’Autorità di Gestione alle preventive verifiche dei controllori di primo livello e dell’Autorità di certificazione non vieta all’ente erogante di anticipare somme ai beneficiari con risorse proprie riservandosi solo in un secondo momento a seguito dell’invio dell’intera documentazione da parte del beneficiario di richiedere alla CE le suddette somme.
Il tema segnalato non riguarda solo le associazioni, ma anche i piccoli comuni che, con la crisi pandemica in corso e con le difficoltà in termini di liquidità in cui versano da alcuni anni, non possono svolgere un ruolo di “ente erogatore di risorse liquidite” sostituendosi a realtà più grandi ( provincia, Regione, Ministeri) che, al contrario si trovano con ingenti risorse in cassa per le ragioni opposte.
E per tale motivo che si rivolgiamo alle SS.VV. affinchè vogliano avviare un tavolo di confronto con l’Anci e con le associazioni rappresentative che si occupano di manifestazioni e progetti culturali, al fine di individuare strade condivise che , nel tutelare la finanza pubblica, non siano però un ostacolo allo sviluppo di iniziative che non hanno, come ben noto a tutti, solo risvolti culturali, ma molto spesso anche turistici con inevitabili e positivi riflessi su un tessuto economico già in grande difficoltà a causa della crisi pandemica in corso.
In tale sede saremmo lieti di presentare con i nostri esperti soluzioni finalizzate a:
1 – facilitare la liquidazione dei contributi erogati sia alle associazioni culturali che ai Comuni nel caso di importi ( si pensa a 10 mila euro) non eccessivamente elevati;
2 – definire strumenti di natura amministrativo e/o legislativa che consentano l’anticipazione di somme prima della rendicontazione dei Sal per contributi superiori a 10.000€ elevando ad esempio la prima anticipazione e accelerando i controlli per l’erogazione a rimborso delle spese rendicontate successivamente
3 – evitare per i Comuni la produzione di rendicontazioni quietanzate se non in fase di erogazione del saldo finale.