L’Autorità Nazionale Anticorruzione avvia la nuova piattaforma digitale, gratuita e di facile utilizzo, per la predisposizione assistita della Sezione “Rischi corruttivi e trasparenza” del Piao (Piano integrato di attività e organizzazione), a favore dei piccoli Comuni di cinque regioni del Mezzogiorno, finanziata dal Programma Nazionale (PN) “Sicurezza per la legalità” 2021-2027.
Il nuovo applicativo informatico – realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Interno, il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) e presentato ieri pomeriggio nel corso di un evento di lancio organizzato a Napoli – è raggiungibile da oggi all’indirizzo pianotriennale.anticorruzione.it e nella sezione Servizi del portale Anac.
Nel sostenere gli Enti coinvolti verso il raggiungimento di un elevato livello di adempimento degli obiettivi amministrativi, innalzando i livelli di trasparenza, la nuova piattaforma facilita il processo di redazione e trasmissione del Piano anticorruzione all’interno del Piao. I Responsabili anticorruzione (Rpct), e i loro assistenti, vengono accompagnati verso una corretta descrizione del contesto esterno e organizzativo, una adeguata mappatura dei processi e una selezione delle misure più efficaci e sostenibili nella limitazione dei fenomeni corruttivi.
Il servizio si rivolge in particolare ai Comuni con popolazione fino a 5mila abitanti e fino a 50 dipendenti di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, supportandoli nella definizione e attuazione della loro strategia di prevenzione, secondo il principio per il quale una pianificazione completa e corretta riduce i rischi e aumenta la fiducia dei cittadini nel prudente utilizzo delle risorse, creando valore pubblico.
La realizzazione di questo applicativo informatico – che permette una compilazione guidata e standardizzata dei documenti di programmazione, garantendone idoneità e adeguatezza – nasce nell’ambito del Protocollo d’intesa per il supporto alla redazione dei piani di programmazione delle misure di prevenzione della corruzione e della trasparenza, siglato da Anac con Ministero dell’Interno, Ministro per la Pubblica Amministrazione ed Anci. La piattaforma è stata infatti implementata con i contenuti elaborati dall’Autorità e con la collaborazione dei partner di Protocollo, arrivando oggi alla sua attivazione dopo una fase di sperimentazione, che ha coinvolto settanta Comuni pilota al fine di garantire la migliore aderenza alle esigenze delle amministrazioni beneficiarie.
Il nuovo servizio digitale punta ad agevolare le attività previste dal quadro normativo di riferimento, tenendo conto delle semplificazioni degli adempimenti per i Comuni di ridotte dimensioni e per gli Enti con meno di 50 dipendenti, in linea con gli atti di indirizzo di Anac, a partire dai Piani nazionali anticorruzione (Pna) e dei loro relativi aggiornamenti. Ad esempio l’ultimo aggiornamento 2024 del Pna 2022 – su cui è stata recentemente avviata una consultazione pubblica – fornisce indicazioni proprio ai Comuni con popolazione fino ai 5mila abitanti e con meno di 50 dipendenti per la redazione della Sezione “Rischi corruttivi e trasparenza” del Piao: una guida per la strutturazione e la compilazione, e per l’autovalutazione della stessa, col fine di consentire ai piccoli Comuni di massimizzare l’uso delle risorse a disposizione – umane, finanziare e strumentali – per perseguire più agevolmente i propri obiettivi strategici e, al contempo, migliorare complessivamente la qualità dell’azione amministrativa.
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Utilizzando l’applicativo il processo di redazione, adozione e monitoraggio dei documenti è facilitato da funzionalità assistite e da un’interfaccia web intuitiva, con la garanzia di uno standard minimo di contenuti, rispettando le realtà organizzative e le specificità dei singoli Enti, e riducendone gli oneri nelle attività di predisposizione dei Piani. Oltre alla compilazione guidata della Sezione “Rischi corruttivi e trasparenza” del Piao tramite schede di indirizzo e sistemi di alert, è possibile raccogliere e condividere dati e informazioni sul livello di attuazione e di efficacia della pianificazione, grazie anche alla possibilità di tracciare in modo digitalizzato il flusso delle attività di analisi dei Rpct, anche generando specifici documenti. È poi prevista una successiva fase di realizzazione delle funzioni di interoperabilità verso il Dipartimento della funzione pubblica, incaricato dalla normativa di ricevere i Piani delle amministrazioni.
Per accedere ai servizi dell’applicativo, occorre che il Responsabile anticorruzione (Rpct) compili la sezione “Registrazione e Profilazione Utenti” per il proprio Comune. Seguendo i diversi contenuti che compongono la Sezione “Rischi corruttivi e trasparenza” del Piao, il sistema permette preliminarmente di compilare la scheda anagrafica (con dati su Ente e Rpct) e poi di accedere alla scheda dedicata all’inserimento del Piano, nelle sue varie sottosezioni, e quindi procedere alla sua validazione e adozione formale. La scheda è suddivisa in obiettivi strategici, contesto esterno, contesto interno (articolato a sua volta in struttura organizzativa, aree di rischio, misure generali) e trasparenza. L’applicativo contiene inoltre una scheda per la gestione del Piano, che ne consente il monitoraggio nel triennio assieme a quello delle misure generali al fine della predisposizione delle relazioni annuali da parte dei Responsabili anticorruzione.
La nuova piattaforma digitale è stata illustrata ieri nel corso dell’evento di lancio, dal titolo “Il contrasto alla corruzione è ‘cosa nostra’”, organizzato a Napoli, capoluogo di una delle cinque regioni beneficiarie, presso l’Auditorium de “la Porta del Parco” di Bagnoli (Via Diocleziano, 341).
Fonte: ANAC