L’Anci chiede ai ministri della Giustizia e dell’Istruzione che con il primo provvedimento utile venga escluso l’obbligo di iscrizione all’albo per gli educatori dei servizi educativi, previsto dalla Legge 55/24. Allo stesso tempo, in attesa della modifica normativa, sollecita la proroga del termine fissato al 6 agosto 2024, così da poter garantire il regolare avvio e svolgimento delle attività subito dopo la pausa estiva. Lo fa con una lettera che il presidente facente funzioni Roberto Pella ha inviato ai ministri della Giustizia Carlo Nordio e dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
Pella ricorda come “l’obbligo di iscrizione all’albo sta destando forte preoccupazione tra i Comuni” (si veda notizia dello scorso 11 luglio), rischiando “concretamente di compromettere la riapertura di queste attività a settembre”. Secondo Anci, “appare molto stringente la scadenza fissata al 6 agosto per l’iscrizione all’albo che sembrerebbe condizione per poter esercitare la professione; in particolar modo preoccupa la previsione alla deroga ai titoli di studio, prevista solo nella fase transitoria, che escluderebbe molti educatori dall’esercizio delle attività”.
Infine, la lettera di Pella fa presente che “la nuova previsione normativa, non tiene conto del percorso avviato con il dlgs 65/17 per il sistema integrato zerosei, che prevede per il personale dei servizi educativi per l’infanzia la verifica del possesso dei titoli e delle competenze”.