Il potenziamento della Strategia nazionale per le aree interne fra gli strumenti del programma decennale del ministro Provenzano per ridurre gli squilibri territoriali
Uno degli strumenti della nuova politica territoriale prevista nel Piano Sud 2030 lanciato dal ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, è il rilancio della Strategia nazionale aree interne (SNAI) “passando dalla fase di sperimentazione alla strutturazione di una vera e propria politica nazionale”.
Un piano decennale che mette in campo 123 miliardi, di cui 21 già a partire dal periodo 2020-2022 per massimizzare le misure della Legge di Bilancio 2020, con al centro giovani e ambiente. La parola d’ordine “prossimità ai luoghi” è quella di una nuova politica territoriale che ricompone le fratture non solo tra Nord e Sud, ma anche tra centri e periferie, aree urbane e aree interne per rendere di nuovo protagonisti i luoghi marginalizzati garantendo servizi e rilanciandone le vocazioni produttive con il contributo delle comunità locali.
E’ in questo contesto che nel Piano Sud si disegna il rilancio della SNAI, nata come politica attenta ai luoghi. Un potenziamento da tempo annunciato e fondato su maggiori risorse: 200 milioni di euro a partire dal 2021; 90 milioni per tre anni a partire dal 2020 a sostegno delle attività economiche, commerciali e artigianali. A queste si aggiungerà la riserva del 5% prevista del nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei 2021-2027. Aumenteranno quindi le aree interne coinvolte nella cui individuazione avrà un peso ancor maggiore il criterio dello spopolamento, delle condizioni socio-economiche e del livello di infrastrutturazione materiale immateriale del territorio, ma salvaguardando il metodo partecipativo della perimetrazione e la promozione delle forme associative tra comuni.
Rispetto alla fase attuale, ci sarà una maggiore semplificazione nel processo di definizione delle aree e delle procedure di sottoscrizione degli Accordi di Programma Quadro, nonché delle metodologie di attuazione, monitoraggio e rendicontazione della spesa.
Sarà introdotto un sistema di premialità per le aree virtuose in termini di risultati, potenziato il partenariato e rafforzato il ruolo dell’Agenzia per la coesione territoriale e l’organizzazione del Comitato tecnico aree interne.
Per far uscire dall’isolamento le aree marginali, la SNAI dovrà incrociarsi con altri interventi quali la diffusione della Banda ultra larga, il potenziamento della produzione culturale e creativa per la diffusione di un turismo sostenibile. Attraverso il Green deal italiano ed europeo la SNAI dovrà, inoltre, essere al centro di un processo di transizione ecologica a partire dalla vocazione alla sostenibilità delle aree interne.