Conte a Decaro: Anticipate esenzioni,governo le renderà nel 2021. Comuni centrali per Recovery fund
L’impegno a consentire ai Comuni di anticipare le somme per esentare le attività chiuse da tasse che sarebbe iniquo esigere da categorie così provate, e per rinnovare il fondo emergenza alimentare, il pieno riconoscimento del ruolo dei Comuni come protagonisti del Recovery plan e la promessa di rendere più chiari possibile i criteri che sovrintendono alle restrizioni differenziate per le diverse Regioni. Questi in sintesi gli impegni chiesti dal presidente dell’Anci, Antonio Decaro, al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la giornata conclusiva dell’assemblea. I lavori, aperti martedì 17, si sono infatti conclusi con una doppia intervista pubblica a Decaro e a Conte, condotta dalla giornalista del Corriere della Sera, Fiorenza Sarzanini.
Ristori e misure fiscalità locale
Rispondendo alla richiesta esplicita del presidente Decaro, che gli aveva chiesto di assicurare le esenzioni dalla tassa rifiuti e dalla Tosap per le attività commerciali chiuse attingendo alle risorse del bilancio 2021, il premier ha preso un impegno chiaro. “Nella consapevolezza del ruolo importante dei sindaci in questa pandemia posso dire che è giusto che i sindaci possano anticipare fondi per le emergenze elementari”, ha sottolineato impegnandosi alla massima velocità nell’erogazione dei fondi. Per questo “sul fondo di previsione 2020 avete ancora un po’ di risorse, erano oltre 5 miliardi e potrei prendere l’impegno ulteriore ad inserire una norma nel prossimo Dl ristori ter, per consentire di anticipare somme che noi ci impegniamo a restituire nel 2021″, ha concluso Conte.
Recovery fund
“Il Paese è davanti a un bivio: se riusciremo a impegnare correttamente le risorse europee del Recovery Fund colmeremo diversi gap nel nostro Paese. Le abbiamo consegnato un documento con le nostre proposte, Città Italia, e le chiediamo di avere un ruolo diretto non nella gestione delle risorse ma nell’individuazione delle linee di sviluppo”. Questa la richiesta che Decaro ha avanzato al presidente Conte sul tema dell’uscita dall’emergenza con le risorse Ue. Anche su questo è arrivata da Palazzo Chigi una risposta inequivocabile: “I sindaci saranno protagonisti del Recovery plan e non potrebbe essere altrimenti visto che ci sono già alcuni progetti su cui stiamo lavorando e che saranno parte integrante del piano”. Del resto con il piano il governo agirà su diversi punti che interessano le città: “Si ragiona di efficientamento delle opere pubbliche, costruzione di nuovi asili nido, mobilità locale, digitalizzazione della Pa, edilizia scolastica e verde urbano”, ha ricordato il premier.
Parametri chiusura
Decaro ha avanzato la richiesta di rendere trasparenti i dati legati ai criteri oggettivi a cui si legano le restrizioni. “Oggi ci sono 21 parametri che misurano l’offerta sanitaria delle nostre regioni, e indicano il rischio che cambia da zona a zona”, ha detto Decaro, “Contemporaneamente c’è un altro indice, il fattore Rt, che misura la contagiosità. Parametri oggettivi utili a responsabilizzare tutti”.
Il premier ha replicato così: “Bisogna rendere trasparenti e chiari i meccanismi a tutta la popolazione”. Ma ha poi ammonito: “Parliamo sempre di algoritmi e valutazioni scientifiche ed è un po’ complicato rendere semplice un meccanismo articolato. All’interno della cabina di regia ci sono tre rappresentanti delle regioni che hanno contribuito a elaborare questi parametri e ogni volta partecipano alla comunicazione dell’esito del monitoraggio. Dobbiamo fare ancora di più. Cercheremo di rendere ancora più chiari e trasparenti i parametri ma questo non diventi confusione”.
Misure antiassembramento e polizia locale
Sulle misure diversificate da adottare nei territori, il presidente dell’’Anci ha chiesto una deroga alle assunzioni nella polizia locale per il periodo di emergenza sanitaria. “I sindaci devono avere la possibilità di entrare nello specifico del proprio territorio. Chiediamo di avere la possibilità di fare controlli con la polizia locale, Ma per farlo chiediamo di poter fare assunzioni in deroga per il periodo dell’emergenza Covid di forze di polizia locale”.
Boccia: “I diritti universali non più compressi da vincoli di bilancio”
“Con il Presidente del Consiglio Conte abbiamo definito, in questo anno che non dimenticheremo facilmente, i Sindaci come sentinelle della Repubblica, unica possibilità di interpretare la nostra Costituzione come il Presidente Mattarella ci ricorda. Se non ci fosse stata leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali non saremmo riusciti a gestire la pandemia sul piano sociale, economico e sanitario”. E’ Francesco Boccia, Ministro degli Affari Regionali, a chiudere l’ultima sessione della XXXVII Assemblea annuale Anci.
“Grazie a tutti i Sindaci – ha puntualizzato il Ministro – perché a mani nude hanno fatto tutto quello che era possibile fare e anche di più. Hanno rinunciato al potere di ordinanza evitando che ci fosse confusione nei momenti più difficili e ad oggi, con il vostro contributo, siamo riusciti a distribuire 2 miliardi di materiali per contrastare la pandemia. Lo Stato non si è mai fermato inventando un modello organizzativo che ci siamo dato in corso e che ha funzionato. Grazie al confronto con voi abbiamo anche una legge di bilancio diversa rispetto al solito, frutto anche dell’enorme numero di Conferenze Unificate svolte e ancor prima della sua approvazione abbiamo stanziato oltre 6 mld di euro a favore degli enti locali. Il mondo dopo il covid non sarà più come prima ma un mondo nel quale abbiamo una certezza comune: il punto fermo è che i diritti universali non potranno più essere compressi dai vincoli di bilancio. Non solo sanità e scuola dovranno essere più rafforzate, ma anche servizi alla persona, trasporti, assistenza, guarda caso i livelli essenziali che i sindaci chiedono da anni. Le risposte alle 10 proposte Anci devono far parte di un programma collettivo, per l’intero Paese e questa manovra economica, che arriva in Parlamento con 38 mld di euro e guarda al futuro, sarà il punto di partenza”.
“Le risorse per i Comuni in questi anni sono aumentate nell’ottica della ripresa economica e della ripartenza degli investimenti. Nella nuova programmazione potremo contare sule risorse del Recovery Fund e bisognerà utilizzare al meglio questo strumento per colmare eventuali lacune e peculiarità territoriali”. Così la viceministra dell’Economia e Finanze Laura Castelli nel suo intervento alla XXXVII Assemblea annuale dell’Anci giunta alla giornata conclusiva dei suoi lavori.
“Sono contenta del rapporto che in questi anni abbiamo creato con i Comuni, grata per la collaborazione istituzionale che ha permesso di portare avanti provvedimenti importanti, dalla riforma della riscossione all’unificazione tasse fino a risorse ulteriori provenienti da fondi recuperati. La pandemia ha ancor di più intensificato il nostro lavoro e il sistema di monitoraggio messo in atto ci permette di sapere cosa accade nelle casse dei Comuni in questa situazione emergenziale. Stiamo scrivendo insieme una pagina nuova e il percorso intrapreso non è finito. Insieme stiamo trasformando la modalità di lavoro da fare insieme nonostante il difficile momento”.
Sulle innovazioni in corso nella Pubblica amministrazione italiana si è soffermata la ministra della Fabiana Dadone. “Dobbiamo rendere la Pa attrattiva per i giovani che devono vedere la macchina dello Stato non solo come soluzione per il posto fisso, ma come luogo di realizzazione delle aspettative di vita”, è il suo auspicio. “Ecco perché ho insistito che la Scuola nazionale dell’amministrazione faccia il corso-concorso ogni anno, per dare prospettive certe ai nostri ragazzi”.
Secondo Dadone “non serve solo avere tanti giovani nella macchina dello Stato. Serve un approccio giovane. Serve vedere il mondo in modo diverso e ciò si collega al tornare a vivere i piccoli borghi, ma anche alla necessità di riconcepire l’organizzazione del lavoro; per questo puntiamo sul lavoro agile. Anche i giovani – ha fatto notare – hanno diritto a bilanciare tempi di vita e di lavoro, per questo la Pa deve offrire una modalità di lavoro differente, per vivere i borghi, ma anche le città in modo diverso”.
La stessa ministra ha sottolineato che si sta accelerando per colmare il digital divide per indirizzare e accompagnare meglio il cambiamento. “Oltre al lavoro sulla banda ultra larga, vanno ripensati in digitale i passaggi del back office per snellire gli oneri burocratici”, ha concluso.
La Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti ha invece rivolto un pensiero alla situazione che stanno vivendo gli adolescenti chiusi in casa e costretti alla didattica a distanza. “In questo momento il tema dell’adolescenza è prioritario. Chiedo ai Comuni ed agli enti locali di collaborare per capire come ricostruire quelle reti e occasioni educative, anche non formali, per supportare i percorsi educativi scolastici e per recuperare quel gap che si sta creando in questa generazione”, ha affermato. A loro dobbiamo restituire strumenti di concretezza per poter immaginare il loro futuro”.
Citando i risultati di un’recente indagine dell’Istituto Toniolo, Bonetti ha sottolineato come “i giovani italiani hanno avuto un peggioramento delle aspettative molto più significativo rispetto a quelli europei. Per questo – ha aggiunto la Ministra – la prima cosa che abbiamo voluto fare come governo è stata l’approvazione del Family Act”. Questo provvedimento “non è solo una riforma volta alle famiglie già costituite, ma investe nella scelta coraggiosa dei giovani e delle donne per promuovere un accompagnamento delle scelte che i giovani possono fare”.
Assemblea Anci, tutti i numeri della XXXVII edizione #digitalexperience 2020
Si è conclusa a Roma la prima Assemblea digitale dell’Anci, la XXXVII annuale, che ha visto sindaci, amministratori, istituzioni e aziende confrontarsi in streaming sui temi più rilevanti per il mondo dei Comuni. Un evento che ha dovuto tener conto dell’emergenza sanitaria in corso e che ha registrato numeri importanti, a cominciare dalle 15 ore di diretta trasmesse sul sito e sulla pagina Facebook di Anci, sul sito di Anci Comunicare, dirette che hanno totalizzato oltre 135mila collegamenti.
Nutrito come al solito il parterre istituzionale per la tre giorni di lavori con la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico e del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti nella prima giornata, e del Presidente del Consiglio in quella conclusiva. Quasi totalmente da remoto, si è registrata la partecipazione di 41 Sindaci relatori e gli interventi di 14 Ministri, sei testimonial, 15 relatori provenienti dal mondo delle imprese e delle istituzioni, organizzati in otto panel di discussione e tavole rotonde.
Nell’ambito della tre giorni dell’Assemblea sono stati 32 i webinar tematici, nove i main sponsor e 29 ‘supporter’ (19 sponsor, quattro special brand, cinque partners e un partner istituzionale).
Sul versante media, sono stati 30 i resoconti dei lavori pubblicati sul sito dell’Associazione, oltre 300 tweet e retweet, post Instagram per un totale di 6200 visualizzazioni. Sulla pagina Facebook di Anci sono state realizzate 13 dirette live.
Più di 100 i giornalisti accreditati che hanno seguito le dirette streaming, 136 passaggi e servizi solo sulle tv e radio nazionali, oltre 750 i lanci di agenzia dedicati all’evento.
EOLO, CDP, MICROSOFT, GSE, ENELX, l’impegno per il territorio tra innovazione e capitale umano
di Maria Teresa Pellicori
La missione di Eolo per abbattere il digital divide, da CDP supporto agli enti locali e alla pa, Microsoft punta su smartcity. La rivoluzione energetica del GSE, da ENEL X l’impegno per un’illuminazione efficiente a sostegno di città sostenibili e intelligenti.
Alessandro Verrazzani – Head of regulatory and istitutional affairs and new business di Eolo, ha evidenziato il contributo dell’azienda nata 15 anni fa con la missione di portare internet nelle aree interne del nostro Paese. “Eolo è stato pioniere della tecnologia FWA per abbattere il digital divide – ha detto –. Ad oggi copriamo 6400 comuni e copriamo e forniamo banda ultra larga a oltre mezzo milione di famiglie. Entro il 2021 prevediamo di coprire altri 1220 comuni”. Una missione, quella di Eolo, che assume un’importanza ancora maggiore in questo momento di pandemia.
“Abbiamo la necessità di accelerare sulla digitalizzazione del Paese – ha detto ancora Verrazzani – senza spreco di tempo e risorse”. Infine, un appello: puntare sulla gestione efficiente dello spettro frequenziale per facilitare lo sviluppo dell’FWA nelle aree interne del paese non coperte dalla fibra e garantire il diritto alla connettività a tutta la popolazione e non solo ai cittadini residenti nelle grandi città. Nell’intervista all’Amministratore Delegato di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo sono emersi i temi che legano da oltre 170 anni CDP ai Comuni. “CDP ha un rapporto storico con i Comuni – ha detto Palermo – per azioni di investimento e risparmio e per il sostegno alle opere di pubblica utilità. Durante l’emergenza siamo intervenuti con uno straordinario piano di rinegoziazione dei mutui per supportare gli enti locali ad affrontare l’emergenza Coronavirus”. Tra i punti che l’Ad di CDP indica come strategici per rendere ancora più forte il supporto alla pa, la creazione di una rete territoriale diffusa che porterà a 25 punti fisici entro la metà del prossimo anno, e la creazione di team dedicato di consulenti a supporto del territorio. “Stiamo marciando a ritmi forzati – ha detto Palermo – ma raggiungeremo gli obiettivi prefissati anche grazie al rapporto storico con Anci”. Per il futuro, gli asset indicati sono stati : transizione energetica, digitalizzazione, data center e rete unica. Particolare attenzione è stata espressa nei confronti dell’investimento in “capitale umano”, che è importante valorizzare attraverso attività mirate di formazione. Intesa sia come formazione all’interno del gruppo sia in attività rivolte verso la Pa. Smart city e nuove tecnologie per la pa nell’intervento di Silvia Candiani, Country Generale Manager Microsoft Italy, che ha illustrato il piano per la crescita del Paese nei prossimi cinque anni con un importante impegno nell’offerta di servizi cloud, nella creazione di programmi di formazione digitale e reskilling e nella promozione di partnership locali per l’innovazione delle aziende italiane. L’impegno di Microsoft è quello di offrire le soluzioni tecnologiche alla pubblica amministrazione, in particolare in questa fase di gestione dell’emergenza ma ancora di più in quella di ripresa. “In particolare – ha detto Silvia Candiani – oggi vediamo la tecnologia cloud aiutare le amministrazioni pubbliche su diversi fronti tra cui, per esempio, favorire pratiche di lavoro flessibile e da remoto, attraverso strumenti e soluzioni di produttività, ingaggiare nuove relazioni con i cittadini anch’esse da remoto per poter mantenere contatti e rispondere alle nuove esigenze di servizi digitali. Pensiamo agli ospedali o alla formazione”. “La rivoluzione energetica per noi del GSE è già partita ed è partita dai Comuni, dai Territori e dal Capitale Umano – ha detto Roberto Moneta, amministratore delegato del GSE, il gestore dei servizi energetici. “Per l’attuazione della Strategia Nazionale per le Aree Interne e Programmazione politiche di coesione 2021-2027, siamo al lavoro con il ministro Giuseppe Provenzano, per l’attivazione di una collaborazione che coinvolge il GSE con l’obiettivo di offrire assistenza e sostegno finanziario agli enti locali in riferimento agli interventi sul patrimonio pubblico, nonché allo sviluppo di comunità energetiche e all’implementazione di impianti per la produzione del biometano in coerenza con gli obiettivi definiti a livello territoriale”. Il 40% dei Comuni del cratere del sisma è supportato dal GSE. A seguito della segnalazione da parte degli Enti Locali delle opportunità di sinergia tra le risorse per la ricostruzione pubblica e gli incentivi nazionali per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili, il Commissario Straordinario per la ricostruzione Legnini ha chiesto la collaborazione del GSE per definire le prossime Ordinanze di assegnazione delle risorse agli Enti Locali, con l’obiettivo di definire insieme un meccanismo che consenta efficacemente l’uso degli incentivi nell’ambito degli investimenti per la ricostruzione.
Da Augusto Raggi, responsabile ENELX Italia, l’appello ai Comuni per realizzare nuove infrastrutture e servizi per città sostenibili, intelligenti ed efficienti. “Collaboriamo con oltre tremila comuni e abbiamo chiesto loro quali fossero gli ostacoli. Ne è emerso un quadro con tre grandi difficoltà: la prima la carenza di risorse finanziarie, la seconda il deficit di personale e di competenza e infine la difficoltà di accedere a finanziamenti pubblici. Per questo mettiamo a disposizione la nostra capacità investire sul territorio. Il nostro paese è composto per oltre il 90% da comuni con meno di 20 mila abitanti. Pertanto, molti di loro non hanno internamente le competenze per accedere ai finanziamenti pubblici”. “Con un’illuminazione efficiente – ha ricordato Raggi – si raggiungerebbe oltre il 60% di risparmio energetico. L’infrastruttura dell’illuminazione pubblica già esiste e raggiunge tutti i punti della città perciò abbiamo realizzato un algoritmo in grado di analizzare le immagini e monitorare per esempio il traffico statale regolando l’intensità dell’illuminazione pubblica”. I dati sono forniti in forma aggregata e anonima, ha ricordato il responsabile di ENEL X Italia, e possono quindi essere un importante supporto delle decisioni pubbliche.
Giovani ed economia: il dibattito, le esperienze e le proposte dei sindaci
In Italia resta ancora molto da fare per l’inclusione dei giovani nel mondo del lavoro e per aprire nuove prospettive di innovazione nell’economia e nell’amministrazione. Secondo i dati Istat, i cosiddetti NEET (Not in Education, Employment or Training, persone non impegnate nello studio, lavoro o formazione) nel 2019 erano in Italia il 22,2% dei giovani tra i 15 e i 29 anni, contro un dato europeo pari al 12,5%. Allora come rendere attivi chi non lavora e studia? Hanno provato a dare una risposta i giovani sindaci intervenuti nel primo panel “L’Italia giovane per garantirci il futuro”.
A parlare della sua esperienza è stato il sindaco di Montecatini Terme e coordinatore nazionale di Anci Giovani, Luca Baroncini.
“In questo primo anno da sindaco – ha raccontato – mi sono ritrovato in una tempesta mai vista, ma sto affrontando tutto con senso di responsabilità, con lo spirito istituzionale che ci ha ricordato il Presidente Mattarella in apertura dei lavori. Credo si debba ripartire da uno spirito giovane, come diceva la Ministra Bonetti, cavalcando il cambiamento inevitabile”. Rispetto alla pandemia, il sindaco ha aggiunto: “Se dal punto di vista sanitario i più colpiti sono i cittadini over 65, i giovani sono la categoria che sta pagando un prezzo altissimo in questa pandemia, sia dal punto di vista economico e lavorativo, sia sociale. Ripartiamo da loro investendo sul futuro”.
Giovani che devono ritornare ad essere protagonisti anche nei piccoli borghi per invertire il trend dello spopolamento.
“L’Italia oggi non è un paese per giovani. I giovani devono essere i protagonisti della rivoluzione digitale, ambientale e sociale. E’ necessaria non solo una parità di genere ma anche una parità di generazione”. A sottolinearlo il coordinatore nazionale Anci dei Piccoli Comuni e sindaco di Cerignale, Massimo Castelli intervenuto al dibattito che ha lanciato una proposta per un paese in continuo cambiamento. “L’Italia sta cambiando: basti pensare all’organizzazione del lavoro oggi, sempre più dipendenti, anche dopo la pandemia proseguirà con lo smart working e allora – ha proposto Castelli -: perché non sostenere spazi di co-working in tutti i Comuni?”
Al centro del confronto anche il tema del lavoro su cui il sindaco di Ferrara e delegato Anci politiche istituzionali, riforme e autonomie, Alan Fabbri ha rimarcato: “I giovani ci hanno chiesto due cose: autorizzazioni in tempi brevi, quindi lotta alla burocrazia, e di avere un contatto con il mondo del lavoro anche attraverso il sistema delle scuole superiori e delle università. Importante il sostegno alle aziende, in questa fase di pandemia”. E ha concluso: “Molti giovani sono tornati all’agricoltura. Il Comune di Ferrara ha dato contributi a fondo perdute sulle attività che sono state chiuse durante il lockdown andando incontro alla esigenze dei cittadini”. Anche il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, ha posto l’accento sul lavoro raccontando la sua esperienza.
“Se dobbiamo parlare del futuro del Paese, il primo punto è il lavoro. Perché senza quello corriamo il rischio di non tenere neanche i servizi sui territori. Importante incrementare l’offerta del nostro Paese anche per attrarre i giovani degli altri paesi europei”. Tre le priorità dunque per il sindaco: “sostegno alle imprese, infrastrutture e lotta alla burocrazia”.
Quello che manca ai giovani è anche la fiducia nelle istituzioni. A sottolinearlo il sindaco di Perugia, Andrea Romizi. “Dobbiamo interrogarci su come ognuno di noi può andare a recuperare questo credito focalizzandoci su due punti: comunicazione e contenuti che veicoliamo. A Perugia abbiamo laciato nei giorni scorsi un forum proprio su questi temi con PASocial. Ci siamo confrontati per immaginare canali di comunicazione più efficaci per ricostruire un patto intergenerazionale”.
Gli amministratori locali possono cambiare prospettiva e trasformarsi veramente in orientatori dello sviluppo del territorio. È partito da questa considerazione l’intervento di Maria Terranova, sindaca di Termini Imerese e neo delegata Anci alle pari opportunità. “La realtà socio-economica del mio comune sconta le conseguenze di una mancata deindustrializzazione alla chiusura dello stabilimento Fiat, dopo che per anni – ha ricordato – abbiamo dovuto tollerare le conseguenze collaterali dell’insediamento produttivo”.
In queste condizioni aggravate da forti flussi migratori specie tra i giovani, la sindaca prova a reagire lanciando una proposta già sviluppata a Milano. “Vogliamo costruire la cosiddetta città dei 15 minuti per fare in modo che ogni cittadino possa raggiungere in 15 minuti di distanza, a piedi o in bicicletta, i servizi necessari per mangiare, divertirsi e lavorare. “Sono convinta – ha aggiunto – che questa prossimità possa costruire comunità in grado di contrastare l’anonimità tipica delle grandi città”.
“Una diversa economia per un paese più giusto”, è stato il filo conduttore del secondo panel dell’ultima giornata dei lavori di #Anci2020 nel corso del quale i sindaci si sono confrontati su risorse e investimenti necessari per innescare la ripartenza.
Per l’uscita dalla crisi “bisogna puntare al rafforzamento degli investimenti in mano ai Comuni, non bastano solo interventi strategici nazionali, ma si faccia di tutto per far atterrare più risorse possibili sugli investimenti locali, come se si dovesse affrontare una situazione post bellica”. Questo l’appello lanciato da Alessandro Canelli, sindaco di Novara e delegato Anci alla Finanza locale.
“Ai Comuni servono risorse per far decollare subito investimenti sulle manutenzioni di strade, marciapiedi, parchi, edifici pubblici, scuole, ponti, cavalcavia, ovvero per limitare il gap manutentivo che si è accumulato per anni”, ha aggiunto. Secondo Canelli è proprio lì che “si può innestare un meccanismo virtuoso occupazionale per aziende che danno da lavorare a fasce di popolazione meno professionalizzate con ricadute positive anche sulla tenuta sociale”.
Ma le spese per investimento secondo il delegato Anci non sono sufficienti. Per raggiungere questo obiettivo “parallelamente serve un sostegno alla spesa corrente per dotare i Comuni – rileva il sindaco di Novara – di nuovo personale specializzato tecnico e amministrativo dopo anni di riduzione degli organici accompagnando velocemente questa dinamica”.
“Il ruolo delle province e delle città è fondamentale per un grande progetto paese che sia in grado di puntare su investimenti infrastrutturali, come le scuole”. Ne è convinto il sindaco di Ravenna e presidente Upi, Michele De Pascale, che ha richiamato l’attenzione su un nuovo patto “Stato-Enti locali”.
“Dobbiamo rendere le nostre scuole più sicure, digitali ed efficienti sotto il profilo energetico. E possiamo farlo attraverso interventi capillari sul territorio”.
“Penso che dobbiamo aspettarci nuove ondate, fino a che la nostra popolazione non sarà vaccinata, – ha sottolineato da parte sua il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori – e per questo le comunità devono impegnarsi per tenere il contagio sotto il livello di allerta. La suddivisione in zone di colore diverso ritengo sia uno strumento adeguato. Ma dobbiamo contare su dati attendibili e puntuali”. Allora secondo il sindaco va recuperato il senso di coesione e unità. “E’ questo è il momento di provare insieme attraverso quella coesione e quel senso di comunità che abbiamo visto nei periodi peggiori. Se non cresceremo almeno del 2% nei prossimi anni la situazione non sarà sostenibile. Crescita è priorità. Dall’ Europa grande occasione”.
“Il problema attuale dei Comuni non è avere le risorse a disposizione ma riuscire a spenderle bloccati per i molti vincoli e frenati dalla mancanza delle adeguate professionalità necessarie”. È la posizione controcorrente espressa da Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e presidente di ANCI Sicilia, nel suo intervento all’Assemblea Anci. “Quello che manca veramente alle amministrazioni comunali sono le risorse necessarie da spendere nel quotidiano”, ha aggiunto. “In questi anni sono arrivate molte risorse ma come faccio a spenderle come città metropolitana di Palermo se alla fine posso disporre soltanto di un dirigente tecnico?”, si è chiesto Orlando.
Semplificazione delle regole e personale sono gli aspetti critici su cui concorda anche il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu. “Abbiamo bisogno di spendere le risorse con procedure semplici per dare risposte immediate ai cittadini”. Ma ai Comuni serve anche il personale. “Le amministrazioni non possono andare avanti senza competenze. Necessitiamo di personale ma anche di un fondo di rotazione, con risorse certe, per poter accedere ai finanziamenti e progettare un’economia diversa” per un paese più giusto.