“Un nuovo modello di governance basato sulla collaborazione, co-programmazione e sull’amministrazione condivisa caratterizza sempre di più la Pubblica amministrazione. In questa direzione dobbiamo cogliere le opportunità di nuovi strumenti, come quello del partenariato pubblico privato, per la valorizzazione, lo sviluppo, il miglioramento della qualità della vita e la rigenerazione dei nostri territori di concerto con le comunità locali”. A sottolinearlo è il vicesegretario generale dell’Anci, Antonella Galdi che ha introdotto i lavori del webinar, promosso dall’Anci, sul partenariato pubblico privato nel bando Borghi del Ministero della Cultura in scadenza il 15 marzo. Ad illustrare i principali aspetti dell’avviso e le procedure specifiche da seguire per presentare correttamente la domanda, sono stati il responsabile Finanziamenti Regioni e Enti pubblici per Cassa Depositi e Prestiti, Tommaso Savi, il responsabile contratti pubblici e innovazione sociale, diritto del terzo settore di Anci Emilia-Romagna, Luciano Gallo e l’esperto di politiche di sviluppo locale e di valorizzazione culturale della Fondazione Fitzcarraldo, Franco Milella.
Gli esperti hanno evidenziato la principale novità del bando che punta a promuovere e favorire la nascita di partenariati pubblico – privati per la presentazione e realizzazione di progetti per la valorizzazione culturale del territorio ma anche di immobili in disuso attraverso, in questo caso, lo strumento dei partenariati speciali. Il ricorso al partenariato rappresenta un importante criterio di valutazione: il Mic prevede infatti una maggiore premialità per quei progetti in grado di coinvolgere in modo diretto e attivo le comunità locali, le imprese e il mondo del terzo settore stimolando la collaborazione sia in termini di co-progettazione che di gestione condivisa.
“Si parla di due tipi di partenariato nel bando del Ministero – ha specificato il responsabile Anci per la Cultura e il Turismo, Vincenzo Santoro che ha moderato la seconda parte dei lavori – uno riguarda più propriamente la collaborazione tra settore privato, pubblico e terzo settore per svolgere determinate attività. Mentre il secondo riguarda i partenariati speciali per attivare la gestione di immobili di proprietà pubblica che hanno la funzione di produrre cultura con un impatto positivo sull’intera collettività. Non si tratta dunque di ristrutturazione fine a sé stessa. Lo strumento del partenariato speciale è stato introdotto con il Codice dei Contratti pubblici ed esteso, su richiesta dell’Anci, anche ai Comuni”.
Sul punto è intervenuto Franco Milella della Fondazione Fitzcarraldo che ha illustrato i principali aspetti di tale strumento, definito come una “forma aperta di collaborazione” che non va impiegato esclusivamente in rapporto alla partecipazione ad un bando, seppur importante, ma rappresenta la strada da intraprendere per un nuovo modo di amministrare insieme agli attori locali. In questo senso, in chiusa dei lavori, Galdi e Santoro, hanno rimarcato l’importanza di una forte azione di co-programmazione da parte dei Comuni in considerazione non solo delle opportunità e dell’attuazione del Pnrr ma anche del nuovo ciclo di programmazione europea che richiama sempre di più tali modelli di governance condivisa.
Qui le slide sui partenariati speciali – Franco Milella
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