Progetto Piccoli
Decaro: “Puntare sui piccoli Comuni, volano di sviluppo sostenibile del territorio”
Il presidente Anci a Rocca San Giovanni (Chieti) al Laboratorio del Progetto P.I.C.C.O.L.I, promosso dal dipartimento della Funzione pubblica. Lino Gentile (delegato Aree interne): “Sono opportunità, non soggetti da assistere”. Angeletti (Funzione pubblica): “Un Progetto che rafforza il capitale umano dei Comuni
D’Alberto (Anci Abruzzo): “Per futuro piccoli Comuni Pnrr va affiancato da politiche strutturali”
Per il sindaco di Teramo bisogna puntare soprattutto sul mantenimento dei servizi essenziali, su un investimento nelle strutture amministrative degli enti locali e su una fiscalità di vantaggio che non si limiti ad attenuare le distanze ma rimuova i gap tra aree interne e piccoli Comuni e il resto del territorio
Nicotra: “Appuntamento importante per piccoli Comuni, da ripetere e condividere”
Il segretario generale dell’Anci è intervenuta al Laboratorio Piccoli in corso a Rocca San Giovanni. “Un progetto, questo, non facile perché deve riguardare tutto il territorio nazionale che presenta spesso problemi diversi e su cui dobbiamo prestare attenzione. Occorrono regole che tengono conto delle caratteristiche dei Comuni che non sono tutti uguali, per dimensione e caratteristiche territoriali”
”Per il Presidente di Anci Decaro bisogna puntare soprattutto sul mantenimento dei servizi essenziali, su un investimento nelle strutture amministrative degli enti locali e su una fiscalità di vantaggio che non si limiti ad attenuare le distanze ma rimuova i gap tra aree interne e piccoli Comuni e il resto del territorio“Il progressivo abbandono di tanti centri minori e l’innalzamento dell’età media dei loro abitanti hanno conseguenze molto negative, quando invece proprio questi Comuni possono fare da volano di uno sviluppo sostenibile del territorio che ne valorizzi le tradizioni e il grande patrimonio naturalistico, artistico, architettonico”. Così il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, intervenuto oggi a Rocca San Giovanni a conclusione del Laboratorio del progetto P.I.C.C.O.L.I, promosso dal dipartimento della Funzione pubblica nell’ambito del Programma operativo complementare al Pon governance e capacità istituzionale 2014-2020 ed attuato da Anci come centro di competenza nazionale per il rafforzamento della capacità amministrativa dei piccoli Comuni. “E’ molto importante – ha aggiunto Decaro – ritrovarsi tutti a Rocca San Giovanni per questo scambio di esperienze sul progetto Anci destinato ai piccoli Comuni. Oggi si sono confrontati amministratori provenienti dalle regioni dell’Italia del Centro-Sud che più di altre soffrono per il fenomeno dello spopolamento delle aree interne, che va considerato ormai una vera emergenza nazionale”.
“Da questa giornata portiamo una riflessione importante: il tema del futuro per i piccoli Comuni passa dalla capacità di sfruttare a pieno le opportunità finanziaria del Pnrr, accompagnandole con una politica strutturale loro dedicata, che ci consenta di utilizzarne a pieno le potenzialità per un futuro diverso”. Lo ha evidenziato Gianguido D’Alberto, sindaco di Teramo e presidente Anci Abruzzo, intervenendo nel corso della tavola rotonda con gli amministratori locali che ha rappresentato il momento conclusivo di confronto nell’ambito del Laboratorio promosso da Anci per il progetto P.I.C.C.O.L.I. Comuni.
Secondo D’Alberto, per attuare politiche efficaci per i piccoli Comuni “è fondamentale ridurre il gap di servizi essenziali sui territori: la fotografia della situazione ce l’ha data di recente un nostro collega, il sindaco di Pizzoferrato, che è dovuto arrivare allo sciopero della fame per costringere Poste Italiane a mantenere il servizio il servizio sul proprio territorio. I Comuni devono vivere queste situazioni anche rispetto ad altri livelli istituzionali che li lasciano spesso soli a fare battaglie per i loro diritti. Serve una cabina di regia a livello più alto, a livello di Regioni”, ha aggiunto.
Il presidente di Anci Abruzzo ha ricordato che “nella nostra Regione i piccoli Comuni rappresentano l’85% del totale e sono l’ossatura istituzionale”, e proprio per questo “ci allarma molto la fotografia che ci ha fornito Openpolis secondo cui, fino al 2042 perderemo quasi 100 mila abitanti con un forte incremento della popolazione over 80”.
Quali, quindi, le strategie su cui puntare per contrastare questa emorragia demografia? Secondo il sindaco di Teramo, bisogna innanzitutto “arrivare ad un investimento significativo sulla struttura degli enti locali, intervenendo con un forte ricambio del personale amministrativo, con oltre il 60% dei dipendenti over 50”. Vi è poi “il tema dei segretari comunali, con oltre 100 posti vacanti nei Comuni abruzzesi”, così come è centrale “la digitalizzazione dei servizi, soprattutto nelle aree bianche, quelle considerate fuori mercato”. Ancora va “contrastato in modo deciso lo svuotamento progressivo dei servizi di prossimità”, mentre “diventa essenziale attuare una politica fiscale di vantaggio che non si limiti ad attenuare le distanze tra i territori ma che sia in grado di rimuovere i gap tra aree interne e piccoli Comuni e il resto del territorio”, ha concluso il sindaco di Teramo.
Premiata L’Unione dei Comuni “Città della Maiella”
“Grazie all’Anci regionale all’Anci nazionale che ci hanno supportato e coordinato in questo periodo di transizione fino ad arrivare alla costituzione dell’Unione dei comuni città della Maiella che ci auguriamo possa definirsi nel più breve tempo possibile”. Lo ha detto il sindaco di San Valentino in Abruzzo Citeriore Antonio D’Angelo aprendo il panel dedicato alla “La creazione di sistemi intercomunali per favorire un’efficace gestione dei servizi” nell’ambito del Laboratorio Piccoli Comuni in corso di svolgimento nella città di Rocca San Giovanni.
Sottolineando come il problema legato allo spopolamento dei piccoli territori sia vincolante in termini di gestione del quotidiano dal lato dell’amministrazione comunale, D’Angelo ha ribadito come la gestione associata di alcuni servizi essenziali come il servizio di Polizia sia una strada necessaria per garantire lo svolgimento dell’ordinaria amministrazione.
“Abbiamo scelto l’Unione dei Comuni come migliore forma di gestione dei servizi per i nostri territori – ha ribadito il sindaco D’Angelo – perché abbiamo ritenuto potesse essere quella forma che ci consentiva in maniera più efficiente più efficace di svolgere questo servizio. “Abbiamo scommesso sul futuro nell’auspicio che questo futuro, magari con adeguate risorse regionali e nazionali, sia riconoscente nei confronti di quei Comuni che decidono di fare questo passo”.
Da parte sua il sindaco di Lettomanoppello Simone Romano D’Alfonso ha sottolineato come “l’Unione dei Comuni città della Maiella è una bella scommessa nata a valle di confronti continui con i colleghi di altri Comuni che affrontano problematiche simili per lo svolgimento di funzioni essenziali, fondamentali per contrastare lo spopolamento dei territori”.
Una visione condivisa dal sindaco di Sant’Eufemia a Maiella, Francesco Crivelli che chiarendo come l’avvio dell’unione sia stato dettato dalla mancanza di risorse e dal timore di scomparire, ha realisticamente evidenziato come la “condivisione di servizi richiede chiaramente un periodo medio lungo per poter valutare gli effetti e quindi necessita di continuità e regolarità per migliorare in toto la capacità amministrativa degli Enti comunali”.
Luigi De Acetis, sindaco di Caramanico Terme, sottolineando la solitudine dei piccoli comuni nella gestione del quotidiano ha ribadito l’entusiasmo con il quale lui e i suoi colleghi stanno affrontando l’avvio dell’Unione, ricordando però che il modello dell’Unione dei Comuni va ovviamente calato nel contesto territoriale influenzato da numerose variabili e richiamando l’attenzione sulle responsabilità delle istituzioni di livello regionale e nazionale che “non possono continuare a mantenere un atteggiamento da spettatori”.
“La sfida che porta avanti l’Anci attraverso il progetto ‘Piccoli’ – ha dichiarato il sindaco di Castel del Giudice e delegato Anci alle Aree interne Lino Gentile – è quella di guardare i piccoli Comuni e le aree interne come soggetti portatori di opportunità per lo sviluppo e non come territori da assistere. L’associazione nazionale dei Comuni è da anni impegnata nel definire e mettere in atto il programma “Controesodo”, che oggi rilanciamo con forza. Ma affinché questo avvenga – ha precisato Gentile – è necessario creare i presupposti e le condizioni giuste. Le istituzioni che governano le nostre aree interne rappresentano l’ossatura dell’Italia ed è nostro dovere metterle nelle condizioni di diventare laboratori efficaci per contribuire, da protagoniste, alla crescita sociale ed economica del Paese”.
Per Lara Panfili, responsabile del Progetto per Anci, “P.I.C.C.O.L.I. si contraddistingue per aver costruito interventi di miglioramento ad amministratori e tecnici che governano una significativa fetta di territorio, consentendogli di affrontare problematiche quotidiane di rilevanza per l’agire amministrativo. I nostri tecnici sono in quasi 500 piccoli comuni e lavorano a stretto contatto con i referenti comunali per costruire soluzioni condivise e valide. Il Progetto si avvale anche di forme online di coinvolgimento e partecipazione per supportare circa 3.000 tra dipendenti ed amministratori comunali in una prospettiva amplia e completa di affiancamento”.
“Il progetto affidato all’Anci – ha affermato Sauro Angeletti, direttore dell’Ufficio per l’innovazione amministrativa, la formazione e lo sviluppo delle competenze del dipartimento Funzione pubblica – realizza una delle priorità del Dipartimento: sostenere e sviluppare la capacità amministrativa, in particolare là dove e più debole, come spesso accade nei piccoli Comuni. In ogni Comune coinvolto, l’Anci ha definito un piano di intervento co- progettato, che individua le persone coinvolte nelle attività di assistenza e supporto; una strategia di successo, perché il rafforzamento delle amministrazioni passa, innanzitutto, attraverso la crescita del proprio capitale umano.”
“Questo del progetto Piccoli è un appuntamento importante da ripetere per condividere non solo problemi ed emergenze ma anche per confrontarsi, recuperare relazioni umane e mettere a sistema soluzioni a questioni comuni”. Così il segretario generale dell’Anci, Veronica Nicotra al Laboratorio Piccoli nella sessione plenaria “Quale futuro per i piccoli Comuni” in corso a Rocca San Giovanni.
“Un progetto, questo, non facile perché deve riguardare tutto il territorio nazionale che presenta spesso problemi diversi e su cui dobbiamo prestare attenzione. Occorrono regole che tengano conto delle caratteristiche dei Comuni che non sono tutti uguali, per dimensione e caratteristiche territoriali”.
“Questo progetto – ha proseguito Nicotra – è anche un modo per farvi arrivare quello che facciamo come Associazione nazionale ma dobbiamo sforzarci di fare di più verso i piccoli comuni”.
Il segretario generale dell’Anci ha poi passato in rassegna le varie tappe che hanno riguardato i Comuni negli ultimi anni: “Siamo in una fase da un lato esaltante per quanto riguarda gli investimenti, il comparto Comuni dal 2019-2020 è in una fase espansiva. Ma dall’altro scontiamo ancora gli effetti negativi del contenimento di finanza pubblica. I Comuni pesano per il 6 percento sulla PA, nel 2023 hanno speso 16 miliardi per gli investimenti, sono un comparto sano del Paese con tutti i conti in ordine ed è questo quello che dobbiamo far valere”, ha concluso il segretario generale dell’Anci.
Il dibattito è proseguito centrando l’attenzione sul tema della community online. “Nasce quasi per gioco la community Facebook Se sei Sindaco, uno strumento utile animato dagli stessi sindaci. Abbiamo intercettato un bisogno, quello di confrontarsi e condividere le buone pratiche”. Davide Ferrari, ex sindaco, amministratore della Community “Se sei Sindaco” ha spiegato così la nascita della community su Facebook.