Si è tenuta ieri, presso il Palazzo dei Congressi di Riccione, nell’ambito del convegno “Le giornate della Polizia Locale”, la sessione speciale Anci su “Contrassegno Unificato disabili europeo (Cude) – Un servizio indispensabile per la mobilità dei cittadini disabili. E’ stata l’occasione per fare il punto della situazione, a seguito del decreto Ministeriale del 5 luglio 2021 che ha istituito la banca dati unica per coordinare la mobilità estesa delle persone con disabilità, con i principali soggetti istituzionali coinvolti: Ministero per le disabilità, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ANCI e ANCI Digitale nonché la voce dei territori.
Diego Borella, Coordinatore della segreteria tecnica per le politiche in materia di disabilità del Ministero per la disabilità ha evidenziato come il CUDE sia uno strumento a presidio dell’accessibilità e di diritti fondamentali. La mobilità privata ha ruolo fondamentale per molte persone con disabilità e il CUDE è sinonimo di autonomia e libertà. A breve inoltre si recepirà la direttiva UE COM/2023/512 su tessera europea di disabilità e contrassegno europeo di parcheggio per le persone con disabilità che introdurrà maggiore sicurezza del contrassegno, possibilità di verifica immediata della validità tramite qr code europeo ed una armonizzazione dei contrassegni (scarica le SLIDE).
Marco Gallo, della Direzione Generale per la Motorizzazione, Div. 7 – Centro elaborazione dati motorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha illustrato il funzionamento della piattaforma CUDE, specificando che sono gli operatori di Polizia Locale a generare le specifiche utenze CUDE, tramite le utenze già disponibili (convenzione DPR 634/94 e/o verifica copertura assicurativa/patente a punti). Ha inoltre evidenziato che i comuni possono richiedere l’adesione alla PNDN per la fruizione dei servizi CUDE specificando l’importanza di inviare anche apposita comunicazione PEC al CED una volta concluso l’iter (scarica le SLIDE).
Franco Minucci Amministratore di ANCI Digitale ha ribadito l’importanza dell’integrazione tecnologica , della semplificazione dell’user experience del cittadino e del coinvolgimento delle associazioni di terzo settore affianco ai Comuni nonché dell’interoperabilità delle banche dati e la disponibilità di ANCI Digitale nel supporto ai Comuni per l’adesione alla piattaforma, attivando – ad esempio – dei webinar dedicati (scarica le SLIDE).
Le esperienze dei territori, dal Nord al Sud Italia, hanno dato ulteriore concretezza alla mattinata
Il Comandante della Polizia Locale di Venezia Marco Agostini ha ribadito come la digitalizzazione sia un elemento che incide significativamente nelle nostre realtà e va considerato che la digitalizzazione richiede personale e formazione, e richiede incentivi.. Va riflettuto su prevedere una adesione obbligatoria alla piattaforma e sulla smaterializzazione del permesso disabili.
Tra i Comuni che hanno aderito alla piattaforma CUDE quello di Monopoli, il cui ui Comandante, Saverio Petroni, ha raccontato dell’esperienza realizzata nella sua città, che fa richiedere il contrassegno su piattaforma digitale, con consegna entro 48 ore. Sono state realizzate anche convenzioni con CAF per cercare di supportare coloro che non hanno dimestichezza con apparecchiature informatiche.
Il Responsabile Area Sicurezza e legalità, Pari Opportunità e Servizio civile, Protezione Civile e Cura del territorio, Relazioni internazionali e Politiche europee Antonio Ragonesi, ha moderato l’incontro ricordando che l’Associazione ha lavorato alla definizione del testo del decreto nel corso degli incontri tecnici in sede di Conferenza Unificata, anche presentando in sede di intesa delle raccomandazioni utili ad accompagnare l’attuazione, a partire dall’importanza di realizzare una campagna di comunicazione istituzionale di livello nazionale rivolta ai comuni e ai cittadini nonché un canale di comunicazione dedicato da parte del Ministero alle esigenze tecniche in fase di adesione alla piattaforma e di avvio del servizio. Inoltre tra le raccomandazioni si segnalava anche il rafforzamento della interoperabilità attraverso utilizzo del web service per la puntuale utilizzazione delle white list per il confronto dei dati dei diversi comuni utili agli accessi in ZTL.
L’incontro di oggi ha permesso di avviare un confronto stabile dedicato all’attuazione delle misure previste dal decreto del 2021, per il confronto sulle criticità e sulle opportunità a disposizione.
Tra le ulteriori proposte emerse anche la richiesta di una circolare al Ministero per le Disabilità che chiarisca come il convenzionamento al Cude non sia una convezione ai senti del Testo Unico degli Enti locali ma basti una determinazione dirigenziale.
Ad oggi sono 554 i Comuni attivi nella Piattaforma CUDE, mediamente il 6% dei Comuni per regione ha aderito: è quindi fondamentale fare un passo in avanti, tutti insieme, per incrementare l’adesione alla piattaforma nazionale, migliorando sulle criticità e puntando sulle opportunità, a partire dalle proposte emerse nell’incontro.