“La norma sul trasporto scolastico, contenuta nel decreto legge sull’istruzione, approvato ieri sera dal Consiglio dei Ministri, fa chiarezza e consente ai Comuni, nell’ambito della propria autonomia e nel rispetto degli equilibri di bilancio, di assicurare alle famiglie un servizio fondamentale potendo integrare le spese per lo scuolabus gratuito alle famiglie”. Lo evidenzia Cristina Giachi, presidente della commissione Istruzione, politiche educative ed edilizia scolastica dell’Anci e vicesindaca di Firenze, riferendosi alla norma contenuta nel decreto scuola che chiarisce e supera una recente delibera della Corte dei Conti sezione Piemonte, con cui sembrava potersi escludere ogni discrezionalità per l’azione amministrativa dei Comuni sul trasporto scolastico.
“L’Anci – prosegue Giachi – all’indomani dell’uscita della delibera n.46/2019, si era immediatamente attivata presso i competenti ministeri per ottenere, prima dell’avvio del prossimo anno scolastico, un’idonea soluzione alla questione”.
“Il chiarimento legislativo, che arriva in tempo per l’inizio del nuovo anno, visto che il decreto scuola sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale a partire dal 28 agosto, è molto importante per i Comuni. Questo vale soprattutto per i piccoli enti che – conclude la presidente Giachi – vedevano nella delibera della Corte un ulteriore rischio di spopolamento per i territori”.
Il testo del decreto chiarisce che «Fermo restando l’articolo 5 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 63, la quota di partecipazione diretta dovuta dalle famiglie per l’accesso ai servizi di trasporto degli alunni può essere, in ragione delle condizioni della famiglia e sulla base di delibera motivata, inferiore ai costi sostenuti dall’ente locale per l’erogazione del servizio, o anche nulla, purché sia rispettato l’equilibrio di bilancio di cui all’articolo 1, commi da 819 a 826, della legge 30 dicembre 2018, n. 145».
Anche la Stampa dedica un articolo all’argomento. Per leggerlo clicca qui