“I fondi del Pnrr stanno arrivando, 40 mld in tutto. Il tema, però è la tenuta dei bilanci per finanziare i servizi ai cittadini, a fronte della minore capacità fiscale – lo ha detto Antonio Decaro, intervistato da Rai News 24 sulle difficoltà dei Comuni nel finanziare le aumentate spese a causa della pandemia e della guerra in Ucraina. “In effetti – ha aggiunto il presidente dell’Anci – sono diverse le cause che stanno producendo un aumento dei costi per gli enti locali. Gli incrementi salariali previsti dal contratto dei dipendenti sono una di queste. Concordo con Giuseppe Sala, sindaco di Milano, ad esempio, sul fatto che certi Comuni soffrano di più per l’impennata dei costi, ma il problema è diffuso su tutto il territorio nazionale, nelle zone montane come nelle grandi aree metropolitane. Per questo abbiamo fissato insieme un incontro con il Governo. L’accoglienza dei profughi ucraini, inoltre, sebbene sia in parte finanziata dalla protezione civile, è indubbiamente un altro fattore di lievitazione degli oneri a carico dei bilanci comunali, come lo è la gestione dei minori non accompagnati, per la quale il Governo eroga 45 euro a bambino, insufficiente però a coprire interamente il servizio. In molte regioni, infatti, le risorse disponibili risultano inadeguate ad alimentare in maniera soddisfacente i servizi. Non bastano, ad esempio, i 200 mln messi a disposizione dal Governo per coprire i costi dell’energia, che in realtà ammontano complessivamente a circa 600 mln. Il Pnrr – spiega Decaro – non serve a sostenere tutte queste spese, perché ha altre finalità. Quelle risorse, sebbene ingenti, servono invece a investire per le opere pubbliche, a rigenerare le città. Una per tutte, la costruzione degli asili nido. Proprio oggi abbiamo approvato in Conferenza Stato-Città l’aumento della spesa corrente per la loro gestione, finanziata dal Governo”, ha concluso Decaro.