Un incontro urgente per comprendere i tempi e le modalità di attuazione del Piano relativo all’istruzione presentato nella Cabina regia sul PNRR, con l’auspicio di arrivare a finanziamenti diretti delle risorse senza alcuna intermediazione. Tutto questo per agevolare una rapida ed efficace realizzazione degli interventi, evitando gli errori che hanno rallentato l’utilizzo delle risorse negli anni passati. E’ la richiesta che il Presidente dell’Anci Antonio Decaro ha inviato con una missiva al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
Il Presidente ricorda che il Piano destina, tra l’altro, un finanziamento di cinque miliardi di euro per spese di investimento per l’edilizia scolastica e i servizi educativi, asili nido e scuole infanzia, attraverso bandi la cui uscita è prevista entro il mese di novembre. Nello specifico – aggiunge la missiva – tre miliardi di nuove risorse in conto capitale per asili nido e scuole dell’infanzia, che vanno ad aggiungersi a quelle già disponibili: 700 milioni per progetti già in essere. Ci sono poi 800 milioni destinati alle nuove scuole, 500 milioni per la ristrutturazione degli istituti e la messa in sicurezza, 400 milioni per le mense scolastiche e 300 milioni per le palestre.
Decaro plaude all’iniziativa: “Per i Comuni e le Città Metropolitane, proprietari degli edifici scolastici e gestori di gran parte dei servizi educativi, le misure relative all’istruzione contenute nel PNRR rappresentano un’importante opportunità per un rilancio degli interventi di edilizia scolastica, per il potenziamento dei servizi educativi, del tempo scuola attraverso l’incremento delle mense scolastiche e delle infrastrutture sportive nelle scuole”. Ma ricorda anche che l’Associazione “ormai da molti anni chiede stanziamenti adeguati a favore del patrimonio edilizio scolastico, caratterizzato dalla vetustà degli immobili e da diffuse necessità di adeguamento funzionale degli spazi disponibili”.
Per questo motivo, contestualmente all’incontro, Anci sollecita “un’attenta ricognizione e valutazione delle risorse di parte corrente disponibili per il Comparto dei Comuni, consapevoli che il necessario aumento dell’offerta dei servizi educativi va accompagnato da un innalzamento delle risorse di parte corrente e di una loro migliore organizzazione, anche sulla base del lavoro in corso presso la Commissione tecnica per i fabbisogni standard”.