Il Presidente Gianguido D’Alberto ha incontrato i rappresentanti di sindacati dei pensionati Cgil, Cisl, Uil d’Abruzzo Antonio Iovito e Luciano Fratoni (SPI CGIL), Mario Gatti (FNP CISL) e Luigi Pantaleone (UILP) per approfondire e lavoro comune sul Protocollo che con ANCI era stato sottoscritto nel 2018.
Si è manifestata la comune volontà di confermare ed aggiornare gli impegni che erano stati assunti alla luce dell’ emergenza COVID 19 indicando i nuovi obiettivi per superare le criticità che si stanno determinando.
I pensionati rappresentano il segmento della nostra società più colpito dalla vicenda. Sono i più fragili dal punto di vista sanitario e tra loro ci sono i più colpiti, i più in difficoltà dal punto di vista economico e sociale.
Le case di riposo, le RSA sono state le più esposte. Ci proponiamo di avere una verifica di queste strutture per capire quanto sono state interessate, quanto hanno bisogno di un sostegno per essere messe in sicurezza.
Sono strutture che non sempre fanno riferimento direttamente alla sanità regionale, alcune sono gestite dalle ASP, altre direttamente dai comuni e molte solo strutture private.
Si è convenuto di mettere a fuoco il percorso d’integrazione tra sociale e sanitario che mai come in questa vicenda si è mostrato in difficoltà e invece necessaria per servizi che siano di reale sostegno come l’ ADI (assistenza domiciliare integrata), questa integrazione deve dialogare comunemente con la medicina di base.
E’ emersa la condivisa visione dell’esigenza di rafforzamento della rete territoriale di medicina pubblica: quella che per prima deve intercettare i problemi, deve prevenire l’insorgenza di situazioni non segnalate, deve interagire con la strategia delle tre T (testare, tracciare, trattare) della Fase tre dell’emergenza Covid 19.
Per proteggere i nostri anziani è necessario che l’integrazione tra l’assistenza sociale erogata dai comuni attraverso gli Ambiti e quella della sanità faccia un passo decisivo in avanti.
Si è ritenuto che questo lavoro sia di comune interesse e possa e debba produrre sinergia e convergere in una strategia comune per avere risorse e personale per servizi a livello delle nuove necessità in difesa del patrimonio comune della nostra società: gli anziani.