In Abruzzo elettrificazione della rete ferroviaria e diffusione dei servizi per l’infanzia migliori del Mezzogiorno ma molto al di sotto dei livelli centro-settentrionali.
Fortemente critiche efficienza delle reti idriche, penetrazione della banda ultra-larga e emigrazione ospedaliera
Premessa
L’Istat ha pubblicato lo scorso 25 gennaio un focus sul superamento dei divari territoriali nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il CRESA – Centro Studi dell’Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia – ha ripreso la struttura del documento Istat evidenziando, attraverso l’analisi delle stesse 10 tematiche, la posizione dell’Abruzzo nel contesto centro-settentrionale e meridionale allo scopo di mostrare i punti di forza e di debolezza, individuare le minacce e le opportunità che possono ostacolare o favorire lo sviluppo regionale e produrre un’analisi del patrimonio informativo esistente che può essere la base di processi decisionali.
Le disparità tra Nord e Sud del Paese sono il fulcro della “questione meridionale”: lo sviluppo del Paese è ritardato, infatti, dalla presenza della zona arretrata più estesa dell’Area Euro la quale, tuttavia, potrebbe “volare” grazie alle sue diverse vocazioni, ai suoi oltre 20 milioni di abitanti, all’esistenza di un sistema produttivo diffuso, tutte potenzialità che fino ad ora sono state pressoché vanificate da fragilità intrinseche e da carenze esterne.
Il PNRR per perseguire l’obiettivo di ridurre i divari territoriali opera su due direttrici, coesione socio-economica e accesso ai diritti di cittadinanza, e destina il 40% circa del totale delle risorse per sovvenzionare azioni e riorganizzazioni da realizzarsi principalmente nel Mezzogiorno.
Della coesione socio-economica, che costituisce la priorità 3 del PNRR, si è trattato nel Temi e Problemi n 1/2023 pubblicato il 23 marzo sul sito dell’Agenzia per lo Sviluppo. Sono stati analizzati, in particolare, 4 argomenti-chiave: prestazioni del sistema produttivo (attraverso il Pil pro-capite), valore delle risorse umane (livello di istruzione e competenze), condizioni di lavoro dei giovani (tasso di occupazione) e grado di attrattivita dei flussi demografici (indice e tasso migratorio).
Ai diritti di cittadinanza, oggetto del presente lavoro, sono riconducibili cinque linee di intervento (Missioni) che contemplano livello e qualità delle infrastrutture, reti digitali, reti idriche, rete ferroviaria, servizi per l’infanzia (diffusione degli asili nido), servizi sanitari (emigrazione ospedaliera).