Il Sottosegretario all’Interno On. Wanda Ferro ha presieduto ieri una riunione della Conferenza Stato-città ed autonomie locali, durante la quale l’ANCI e l’UPI hanno espresso l’intesa sullo Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente gli obiettivi di servizio e le modalità di monitoraggio e rendicontazione per l’utilizzo delle risorse aggiuntive da destinare al finanziamento e allo sviluppo dei servizi sociali dei comuni delle regioni a statuto ordinario nell’anno 2023. Con il provvedimento in esame sono stabiliti gli obiettivi di servizio di ciascun comune per l’anno 2023 – indicati sulla base della nota metodologica approvata nella seduta dalla Commissione tecnica per i fabbisogni standard del 16 maggio 2023 – in base al valore del fabbisogno standard monetario per la funzione sociale di ogni ente.
Successivamente, l’ANCI e l’UPI hanno espresso l’intesa sullo Schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante riparto e modalità di utilizzo delle risorse del fondo, con una dotazione di 115 milioni di euro per l’anno 2025 e di 120 milioni di euro per l’anno 2026, per investimenti di rigenerazione urbana a favore dei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti. L’articolo 14-quinquies, comma 1, del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176 – convertito, con modificazioni, dalla legge 13 gennaio 2023, n. 6 – istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, un fondo per investimenti in rigenerazione urbana a favore dei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, con una dotazione di 115 milioni di euro per l’anno 2025 e di 120 milioni di euro per l’anno 2026. Con il provvedimento in esame, vengono definiti, per il biennio 2025-2026, i criteri e le modalità di ammissibilità delle istanze e di assegnazione dei suddetti contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, nonché le modalità di utilizzo dei ribassi d’asta, di monitoraggio anche in termini di effettivo utilizzo delle risorse assegnate, di rendicontazione e di verifica, nonché le modalità di revoca, recupero e riassegnazione delle somme non utilizzate, a favore dei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti.
Parere favorevole è stato espresso sullo schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e con il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’innovazione tecnologica, recante l’aggiornamento dei servizi resi disponibili dall’ANPR al fine di consentire agli avvocati iscritti nel relativo albo o elenco di cui all’articolo 15, comma 1, lettere a) e b), della legge 31 dicembre 2012, n. 247 di richiedere, per finalità connesse all’esecuzione del mandato professionale, i certificati anagrafici in modalità telematica resi disponibili tramite l’ANPR. Con il provvedimento in esame, si viene così incontro ad una specifica richiesta del Consiglio Nazionale Forense (CNF).
«Un nuovo servizio che viene incontro alle esigenze professionali degli avvocati, con l’obiettivo di fornire loro strumenti tecnologici innovativi per rendere più agevole l’esercizio della professione legale. Una importante iniziativa che avrà riflessi positivi anche sull’attività dei comuni, che vedranno in tal modo ridursi le richieste di certificati anagrafici da parte degli studi legali», ha dichiarato il Ministro dell’interno, Matteo Piantedosi.
Al riguardo sono state rispettate tutte le prescrizioni indicate dal Garante per la protezione dei dati personali.
I certificati saranno rilasciati in esenzione dal bollo come previsto dal Testo unico delle spese di giustizia. Il Servizio prevede la verifica dell’iscrizione all’albo tenuto dal Consiglio nazionale forense tramite la Piattaforma digitale nazionale dati della Presidenza del Consiglio a cui sono collegati sia ANPR che il Consiglio Nazionale Forense. Periodicamente saranno effettuate verifiche a campione sulla sussistenza dei presupposti di legittimità degli accessi.
L’ANCI e l’UPI hanno espresso parere favorevole anche sullo Schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante riparto, a decorrere dall’anno 2023, del fondo di cui all’articolo 1, comma 49, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, per il ristoro ai comuni delle minori entrate derivanti dalla riduzione dell’IMU per unità immobiliari a uso abitativo possedute in Italia da soggetti non residenti nel territorio dello Stato, titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia. Con il provvedimento in esame sono interamente ripartite, a decorrere dall’anno 2023, le risorse del fondo pari a 12 milioni di euro annui, per il ristoro ai comuni delle minori entrate derivanti dalla riduzione dell’IMU per unità immobiliari a uso abitativo possedute in Italia da soggetti non residenti nel territorio dello Stato, titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia.
Infine è stato esaminato lo Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante adozione della nota metodologica relativa all’aggiornamento e alla revisione della metodologia per i fabbisogni standard dei comuni per l’anno 2023 ed il fabbisogno standard complessivo per ciascun comune delle regioni a statuto ordinario.