Il Consiglio di Stato, sez. IV, con la sentenza n. 7033 del 7 agosto 2024 ha affermato che le associazioni portatrici di interessi ambientali, non iscritte nell’apposito elenco previsto dall’art. 18, comma 5, della legge n. 349 del 1986, devono dimostrare la presenza dell’interesse a ricorrere, ovvero la concreta ed attuale lesione della propria posizione soggettiva, la quale deve permanere dal momento della proposizione del ricorso fino alla fase finale della decisione. Occorre, da un lato, dimostrare il rapporto di prossimità tra chi agisce e l’opera oggetto del provvedimento impugnato nonché la relativa rappresentatività del territorio che si assume di rappresentare; dall’altro, dedurre un danno, ancorché potenziale che può derivare da tale atto e dall’opera in questione. La delibazione della concretezza e attualità della lesione della posizione soggettiva corporativa azionata in giudizio deve essere compiuta dal giudice con riferimento ai suoi profili collettivi, mediante il ricorso ad un criterio più attenuato (1)
(1) Precedenti conformi: Cons. Stato, sez. V, n. 2108 del 2013; idem, n. 2460 del 2012 e n. 7275 del 2010; Cons. Stato, sez. V, n. 6261 del 2012; idem, sez. V, n. 3084 del 2011; Ad. plen., 3 giugno 2011, n. 10.
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