Si è svolta sull’Isola di Capraia una due giorni di approfondimento sul tema “Comuni e aree marine protette: avanti insieme per far sentire la nostra voce”, organizzata da ANCI Toscana in collaborazione con ANCI nazionale e che ha l’obiettivo quello di condividere progetti e prospettive per la tutela della biodiversità e lo sviluppo sostenibile dei territori.
L’iniziativa coinvolge i sindaci e gli amministratori delle Comunità dei parchi di tutta Italia ed è una tappa fondamentale della “Roadmap verso l’Assemblea dei Sindaci delle Aree Naturali Protette” con all’orizzonte un provvedimento di riordino legislativo del settore che dovrebbe vedere la luce nei prossimi mesi. La tappa di Capraia segue quelle di Camaldoli e Pescasseroli, in cui si è ragionato anche con Federparchi delle prospettive di sviluppo dei parchi e delle aree protette italiane.
A Capraia, dichiara il segretario generale di ANCI Toscana Simone Gheri, “sarà approvato un documento di indirizzo condiviso da Anci e Federparchi, da inviare ai decisori politici, Parlamento in primis, per far sentire la nostra voce anche in relazione alla imminente legge di riordino del settore”.
La Fondazione IFEL sta contribuendo al percorso intrapreso fornendo supporto sul tema degli investimenti pubblici disponibili soprattutto a livello europeo, per rafforzare la tutela delle aree nonché promuovere iniziative economiche compatibili con gli obiettivi di salvaguardia.
Nella tappa di Pescasseroli il contributo IFEL ha riguardato il ruolo che le aree parco possono avere nell’ambito della programmazione del Piano di sviluppo rurale a valere del Fondo Europeo Agricolo di Sviluppo Rurale (FEASR).
A Capraia è stato presentato un documento che definisce il quadro delle opportunità nell’ambito dei fondi a gestione “diretta” e “indiretta” dell’Unione Europea per il periodo di programmazione 2021-2027.
“Il documento è una sorta di vademecum” afferma Francesco Monaco responsabile del Dipartimento IFEL che ha messo a punto il testo “una vera e propria guida operativa che offre un quadro esauriente degli strumenti di programmazione messi a disposizione dall’UE per la salvaguardia della biodiversità, la promozione e lo sviluppo sostenibile dei territori che insistono sulle aree marine protette italiane”. L’analisi riguarda programmi a “gestione diretta” quali LIFE e Horizon Europe nonché le misure dedicate nell’ambito dell’obiettivo di cooperazione territoriale europea finanziato dal Fondo Europeo di sviluppo regionale (FESR).
Una sezione del vademecum è dedicata infine al Fondo Europeo per le Attività Marittime, la Pesca e l’Acquacoltura (FEAMPA). Il FEAMPA contribuisce all’attuazione della Politica Comune della Pesca (PCP) e della politica marittima dell’Unione. Il sostegno nell’ambito del FEAMPA, peraltro, è funzionale al raggiungimento degli obiettivi dell’UE in materia di ambiente, mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi (il sostegno del FEAMPA, in particolare, è essenziale per assicurare la conservazione delle risorse biologiche marine). Il FEAMPA si può considerare il Fondo potenzialmente più utile e, al tempo stesso, più facilmente accessibile per gli Enti gestori delle aree marine protette.
“Siamo lieti di concorrere con un nostro contributo al percorso di crescita della rete delle aree protette italiane promosso da ANCI” dichiara Pierciro Galeone, Direttore IFEL “perché solo rafforzando la consapevolezza delle potenzialità di questo patrimonio si può utilmente concorrere agli obiettivi di transizione ambientale e contrasto ai cambiamenti climatici promossi dall’UE. Tutelare la natura, la sua biodiversità” conclude Galeone “non è in contraddizione con la promozione di azioni di sviluppo sostenibile che sono necessarie per rendere queste aree vitali anche dal punto di vista economico, anche al fine mantenervi un presidio umano e per combattere lo spopolamento”.