“Gli Stati generali delle Aree protette hanno offerto un’occasione preziosa di confronto
partecipato per delineare una visione capace di coniugare tutela ambientale e sviluppo
socioeconomico. Ringraziamo il ministero dell’Ambiente e il sottosegretario Claudio Barbaro per aver promosso questo importante appuntamento, a dieci anni dall’ultima edizione”. Lo ha detto il sindaco di Opi Antonio Di Santo, intervenuto a Roma in occasione del coordinamento Anci dei sindaci delle Aree naturali protette in rappresentanza degli oltre mille Comuni situati all’interno di parchi nazionali e regionali.
L’evento, dedicato alla revisione della Legge quadro 394/1991, ha riunito rappresentanti delle istituzioni e i principali portatori di interesse, per tracciare insieme il futuro delle aree protette italiane, che oggi coprono il 22% del territorio nazionale. “Dobbiamo promuovere turismo sostenibile, educazione ambientale e valorizzare le risorse locali – ha aggiunto Di Santo – mettendo al centro un rapporto equilibrato tra uomo e natura, basato su dati scientifici oggettivi, che il Ministero potrà gestire in maniera coordinata attraverso una struttura dedicata”.
Di Santo ha poi sottolineato l’importanza di sviluppare servizi primari come sanità, trasporti e banda ultralarga, affinché i parchi diventino attrattori anche per le aree contigue. Obiettivi ambiziosi che potranno essere raggiunti solo se saranno disponibili risorse finanziarie e di personale adeguate. Allo stesso tempo, il delegato Anci ha auspicato la necessità di una semplificazione amministrativa che consenta un’accelerazione dei piano dei parchi, così come il superamento dei limiti di spesa fermi dal 2017, che consentirebbero “all’Italia di allinearsi agli obiettivi del Global Biodiversity Framework, proteggendo il 30% del territorio nazionale e il 10% delle aree a protezione rigorosa entro il 2030”. Infine, rinnovando l’invito al legislatore a lavorare insieme per una riforma condivisa, il sindaco di Opi ha apprezzato l’annuncio del sottosegretario Barbaro dell’avvio di un tavolo di confronto dedicato in Conferenza unificata.
Roma, 18 dicembre 2024