Brunetta: “Costruito insieme uno strumento intelligente e flessibile”.
La Conferenza Unificata ha acquisito oggi l’intesa su tre provvedimenti proposti dal ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta: le linee guida in materia di lavoro agile nella Pa, un decreto ministeriale sui tirocinanti del Mezzogiorno e uno schema di Dpcm per incentivare le assunzioni dei lavoratori impiegati in progetti di lavori socialmente utili in Campania e Sicilia alla data del 31 dicembre 2016.
Il disco verde sulle linee guida certifica il pieno accordo di Regioni, Province e Comuni sul superamento dello smark working emergenziale nelle amministrazioni pubbliche a favore di un lavoro agile rispettoso dei diritti alla disconnessione, alla formazione specifica, alla protezione dei dati personali, alle relazioni sindacali, al regime dei permessi e delle assenze e alla compatibilità con ogni altro istituto del rapporto di lavoro e previsione contrattuale.
“In attesa della regolazione nei nuovi contratti dei dipendenti pubblici, a cominciare da quello per il comparto funzioni centrali prossimo alla chiusura, abbiamo costruito insieme ai sindacati, alle Regioni e agli enti locali uno strumento ‘ponte’ intelligente, flessibile e rispettoso dell’autonomia delle singole amministrazioni, nel segno di una nuova normalità”, commenta il ministro Brunetta. “Non ci saranno più decreti d’autorità sullo smart working e l’utilizzo del lavoro agile avverrà sempre attraverso un accordo individuale tra l’amministrazione e il singolo dipendente che definirà, tra l’altro, gli obiettivi, le modalità di esecuzione e i criteri di misurazione della prestazione lavorativa”.
“Con il decreto ministeriale sui tirocinanti – aggiunge il ministro – abbiamo compiuto un passo importante nella lotta al precariato, definendo il percorso che consentirà ai destinatari nel tempo di tirocini attivati a vario titolo sul territorio nazionale di essere ammessi in via prioritaria a procedure selettive bandite dal Dipartimento della funzione pubblica per assunzioni a tempo determinato e a tempo parziale presso i ministeri della Cultura, della Giustizia e dell’Istruzione. Assicuriamo una prospettiva di stabilità a tanti precari del Sud”.
Fonte: Ministero per la Pa