Giornata Internazionale della Montagna
Mattarella: “E’ cresciuta, a livello globale, la consapevolezza del ruolo rivestito dai territori montani per preservare la biodiversità”
Si è svolta al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la cerimonia in occasione della Giornata Internazionale della Montagna.
Sono intervenuti il Direttore Generale della FAO, Qu Dongyu, il Referente per il Manifesto internazionale dei Giovani per la Montagna, Magda Ciullo, il Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Giovanni Cannata, il Sindaco di Fonni, Daniela Falconi, e il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini.
Al termine il Presidente Mattarella ha rivolto un indirizzo di saluto. Erano presenti i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani Pella e Castelli dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.
“Vorrei sottolineare anch’io come l’evidenza con cui si è intesa celebrare quest’anno la Giornata della Montagna merita apprezzamento. Rappresenta un’attestazione di come sia cresciuta, a livello globale, la consapevolezza del ruolo rivestito dai territori montani per preservare la biodiversità e per difendere le risorse naturali nella grande partita che si sta giocando sul futuro del pianeta. Tra i profili sotto i quali si possono valutare le difficoltà di percorso e le ambizioni per una ripresa efficace che sappia contrastare gli effetti della pandemia, quello dei territori montani si presenta come particolarmente significativo. È negli spazi alpini e appenninici di ogni zona montana che emergono con straordinaria puntualità sia i disagi derivanti dall’essere “periferie”, sia le disuguaglianze nell’accesso ai servizi pubblici essenziali, tali da manifestare una vera e propria questione di garanzia di diritti di cittadinanza per gli abitanti di queste aree”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia in occasione della Giornata Internazionale della Montagna che si è svolta al Quirinale.
“Il dovere della Repubblica di garantire i diritti di cittadinanza nelle aree cosiddette marginali rappresenta un tema che unisce, necessariamente, le sorti delle periferie urbane e quelle delle aree rurali e interne, delle montagne; in un’epoca in cui, paradossalmente, assistiamo alla ritirata della presenza umana da quelle che sono le aree verdi per eccellenza del pianeta. Una sfida che dobbiamo raccogliere nel processo di ripresa in questa fase della vita del nostro Paese”, ha detto Mattarella. “Si tratta – ha aggiunto il capo dello Stato – del tema dei luoghi “pieni” e dei luoghi “vuoti. Tanti sono i vuoti, a partire da quelli raddoppiati in questa condizione perché mostrano i segni dei terremoti degli ultimi anni lungo l’arco appenninico. Occorre, quindi, porsi il problema di una ambiziosa riprogettazione che, accanto alle spinte alla rigenerazione urbana nelle grandi città, assuma la questione del riabitare alcune zone d’Italia. Con attenzione, vorrei dire, soprattutto, ai “vuoti”. Fare riabitare significa riabilitare e, talvolta, realizzare le indispensabili infrastrutture, ambientali e sociali. Innovazione, sostenibilità, sono percorsi essenziali per il nostro futuro. Non possiamo immaginare un futuro in cui il ruolo chiave nella trasformazione del Paese tocchi soltanto agli abitanti di alcuni territori”.
“La cerimonia di oggi, in occasione della Giornata nazionale della Montagna, assume una rilevanza fondamentale perché riporta il tema della montagna e dei Comuni montani al centro del confronto e dell’attenzione dei massimi livelli istituzionali. Si tratta di 3800 comuni e 18 milioni di abitanti, circa il 16% del PIL italiano, che oggi ho l’onore di rappresentare in qualità di vicepresidente vicario Anci”. Lo ha sottolineato il vicepresidente vicario di Anci e sindaco di Valdengo, Roberto Pella in occasione della celebrazione della Giornata nazionale della Montagna che si è tenuta oggi presso il Quirinale.
“La vicinanza e la sensibilità del Presidente Mattarella – ha proseguito Pella – non sono mai mancati in questi anni e, anche in occasione dell’ultima Assemblea annuale Anci, ha voluto riservare riflessioni importanti al tema durante il proprio intervento. Oggi, su impulso del ministro Gelmini, il Parlamento si appresta ad avviare l’iter legislativo per l’approvazione di una nuova Legge nazionale sulla montagna, uno strumento normativo moderno e strategico per valorizzarne e potenziarne le caratteristiche distintive, essenziali per realizzare le politiche di coesione per il Paese. La Legge di bilancio già prevede l’istituzione di un fondo dedicato, con una capienza di 100 milioni nel 2022 e 200 dal 2023 che, rispetto ai 15 milioni precedentemente stanziati, impone massimo senso di responsabilità nel creare un sistema di opportunità al servizio delle comunità montane. Tra queste senza dubbio vi rientra il turismo sostenibile, il tema prescelto dalla FAO quest’anno per celebrare la Giornata internazionale della montagna del prossimo 11 dicembre che sarà illustrato dal Direttore Generale Dongyu”.
Il vicepresidente vicario Pella ha rimarcato l’inteso e proficuo confronto da subito avviato con il Ministero per gli Affari Regionali e con il Coordinatore del Tavolo tecnico scientifico Luca Masneri, anche sindaco di Edolo, insieme al Coordinatore della Consulta Anci Piccoli Comuni e Sindaco di Cerignale, Massimo Castelli annunciando che a gennaio si terrà “un evento organizzato da Anci dedicato alla legge e a tutti i temi della montagna, per essere di supporto e di stimolo al miglior esito del confronto”.
“Avanzeremo le proposte che vengono da tutti i Sindaci italiani della montagna, come ad esempio quella riguardante la possibilità che i proventi derivanti dagli impianti di sfruttamento delle risorse naturali possono restare nei Comuni, e porteremo con noi le riflessioni su sostenibilità, equità e prosperità che emergeranno dalla cerimonia che oggi il Presidente Mattarella ha voluto e per cui tutti gli siamo profondamente grati”, ha concluso Pella.
Mountain Education & Innovation Manifesto (MEIM)
Il Mountain Education and Innovation Manifesto (MEIM) è un documento strategico, frutto di una consultazione rivolta ai giovani residenti nelle aree montane del mondo sui temi della sostenibilità e dell’innovazione nei territori montani.Questo percorso è stato avviato dal polo UNIMONT – Università degli Studi di Milano in vista della sua partecipazione a Expo 2020 Dubai durante la settimana dedicata a “Clima e Biodiversità”.
La consultazione si è configurata come un momento di formazione, confronto e dialogo su alcuni temi strategici che caratterizzano la sostenibilità e la vita nelle aree montane: “Cambiamenti climatici”, “Biodiversità”, “Interconnessione, mobilità virtuale e fisica”, “Imprenditorialità e innovazione”. Il percorso è iniziato con due momenti di lavoro online nel mese di settembre 2021, per poi concludersi con la presentazione del documento ufficiale durante l’evento “Connecting Youth and Mountains, Creating a lively Future”, organizzato dal polo UNIMONT a Expo 2020 Dubai.
L’idea del Mountain Education and Innovation Manifesto (MEIM) è nata in considerazione del fatto che educazione e formazione sono due elementi chiave per fornire strumenti, metodi, competenze e conoscenze utili ad affrontare le sfide attuali e costruire un futuro sostenibile nelle aree montane. Infatti, il MEIM mira a sostenere i policy maker e i rappresentanti del mondo dell’educazione di tutto il mondo per sviluppare politiche e programmi formativi in linea con i bisogni espressi dai giovani che vivono nelle zone di montagna.