Per commemorare la traslazione del Milite Ignoto, avvenuta cent’anni fa, il 4 novembre del 1921, nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma, 3185 Comuni hanno deciso di conferire la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto. Più di duecento amministrazioni comunali hanno scelto inoltre di intitolare al Milite ignoto, Medaglia d’Oro al valor Militare, una via, una piazza o un altro spazio cittadino. Lo hanno fatto nell’ambito del Progetto Milite Ignoto, Cittadino d’Italia”, promosso dal Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia in collaborazione con l’Anci nazionale e il Consiglio Nazionale Permanente delle Associazioni d’Arma (ASSOARMA). Tra le adesioni spiccano quelle di ben 18 capoluoghi di Regione e di una novantina di capoluoghi di provincia, oltre a numerosi piccoli centri di ogni angolo del Paese.
L’iniziativa rientra nelle celebrazioni per il Centenario del Milite Ignoto, aperte lo scorso 2 giugno presso la Sala Bandiere dell’Altare della Patria, e proseguirà fino al 2 giugno 2022, conclusione dell’anno di celebrazioni. Il momento più evocativo delle commemorazioni si è avuto lo scorso 2 novembre, con l’arrivo alla stazione Termini, dopo aver percorso lo storico tragitto del 1921, del Treno della Memoria, esattamente cento anni dopo che il convoglio su cui era stata posta la salma del Milite Ignoto era giunto a Roma. Nella giornata di oggi, 4 novembre, la teca con la bandiera del Milite Ignoto sfilerà nel centro di Roma dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli, fino all’Altare della Patria, dove il Capo dello Stato Mattarella deporrà una corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto.
“Senza il sostegno concreto ricevuto dall’Anci e dai Comuni questo progetto non sarebbe stato possibile”, sottolinea il Generale Rosario Aiosa, Presidente del Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia. Che si dice “molto soddisfatto della collaborazione” e che auspica “altre adesioni al progetto nei prossimi mesi”.
“Credo che lo dovrebbero fare tutti i Comuni: l’attribuzione della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto deve essere un monito per le generazioni future perché le guerre, comunque vadano, non hanno vincitori ma solo vinti”, sottolinea Francesco Marino, sindaco di San Paolo di Civitate nel foggiano, primo Comune ad aver aderito al progetto. “Le controversie si devono risolvere prima dello scontro militare: il nostro compito di amministratori è di arrivare alla risoluzione pacifica, l’uomo deve vivere con gli altri e non può imporre con la forza le proprie idee”.
“È doveroso un ringraziamento al Gruppo Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia e l’Associazione Ex Allievi Nunziatella per avere portato all’attenzione dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e delle stesse municipalità una vicenda di altissimo valore simbolico e morale”, evidenzia Mario Conte, sindaco di Treviso e presidente di Anci Veneto. “Il Milite Ignoto rappresenta la storia del nostro Paese: la Prima Guerra mondiale ha segnato nel profondo i territori del Veneto e del Friuli, dal Monte Grappa al Piave, dal Montello all’Isonzo. Qui hanno perso la vita 200mila persone, cadute al fronte e poi sepolte senza il conforto di un nome”.
“Questo progetto ha una grande valenza per il nostro Paese: non serve solo a ricordarci i drammi della guerra, ma grazie a questa figura permette di rafforzare quel senso di comunità tanto fondamentale di questi tempi”, gli fa eco Iacopo Massaro, sindaco di Belluno. “Il non poter piangere i propri cari dispersi è un dolore forte e intimo, e proprio la condivisione di questi sentimenti crea quella solidarietà che accomuna e unisce il paese. Un plauso ad Anci e ai promotori dell’iniziativa per questo progetto che sposa alla commemorazione di un dramma collettivo la ricostruzione del senso di unità nazionale”.