In questo Rapporto Gioco-Abruzzo-25.03.2021 sono presentati i dati contenuti nel Rapporto CNR “Il Gioco d’Azzardo nella regione Abruzzo” che raccoglie
- i dati dello studio sulla popolazione studentesca (CASOS) anno 2018 (già presentati al pubblico a dicembre 2019)
- i risultati del medesimo studio realizzato nel 2019,
- i risultati emersi dallo studio sulla popolazione generale (GAPS) realizzata tra il 2019 ed il 2020.
IL PIANO REGIONALE SUL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO.
Il gioco d’azzardo è un fenomeno sociale che da un decennio suscita un crescente interesse generale non solo per l’aumento delle sue dimensioni, ma soprattutto per gli effetti che, nella sua dimensione patologica, può determinare sulla salute del giocatore, oltre che per le sue conseguenze di tipo economico e sociale. Esso può infatti determinare lo sviluppo di comportamenti a rischio (si parla in tal caso di gioco d’azzardo problematico) o di una vera e propria dipendenza e si parla in tal caso di Disturbo da gioco d’azzardo.
Quando si parla di gioco d’azzardo patologico o, più correttamente, disturbo da gioco d’azzardo
si fa riferimento a una dipendenza “senza sostanze” poiché l’oggetto della dipendenza è un comportamento, spesso lecito e socialmente accettato. E infatti nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali – DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual of mental Disorders) il disturbo da gioco d’azzardo viene classificato tra le dipendenze (come gambling disorder). Tale classificazione ha consentito l’applicazione al disturbo da gioco d’azzardo di strumenti terapeutici propri dei programmi per l’addiction (dipendenza patologica).
Anche a livello normativo e di programmazione da qualche anno ormai il Disturbo da Gioco d’Azzardo desta particolare attenzione:
- dal 2017 le prestazioni di cura a favore delle persone affette da tale disturbo rientrano nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
- Con la legge di stabilità n. 208 del 2015, (art. 1, comma 946) è stato istituito un Fondo per il gioco d’azzardo patologico, di circa 50 milioni annui, da distribuire alle Regioni per la realizzazione di Piani regionali per la prevenzione del Disturbo da Gioco d’Azzardo.
LE AZIONI DEL PIANO
Nel Piano sono previste azioni diversificate, sia a carico delle ASL (campagne di informazione, formazione degli operatori, assunzione di personale ecc.) sia a carico della Regione, con il coinvolgimento di altri enti e attori coinvolti nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno: come ad es. Anci Abruzzo – con cui è stato siglato un protocollo d’intesa per l’attuazione di azioni di prevenzione concertate e con il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Fisiologia Clinica (CNR-IFC) per le azioni di monitoraggio del fenomeno nell’ambito dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale GAP.
- È in tale ambito che vengono realizzati gli studi epidemiologici condotti dal CNR sulla diffusione del gioco d’azzardo tra la popolazione giovanile e adulta.
Già con il primo Piano GAP 2017-2018 sono stati realizzati dall’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa due studi di popolazione:
– CASOS – Consumi d’Azzardo: Studio Osservazionale tra gli studenti – anno 2018 e anno 2019
– GAPS – Gambling Adult Population Survey tra la popolazione generale – anno 2019-2020
Questi due studi sono stati integrati con l’analisi dei dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli la cui elaborazione ha consentito di delineare un quadro dell’offerta di gioco.
I risultati di questi studi sono contenuti nel Rapporto “Il Gioco d’Azzardo nella regione Abruzzo” – REGIONE ABRUZZO – IFC CNR che sarà reso disponibile sul sito della Regione Abruzzo, del Laboratorio di Epidemiologia del CNR e sul sito di ANCI ABRUZZO.
Nel Nuovo piano è prevista la realizzazione di studi di follow-up delle indagini campionarie CASOS e GAPS che consentiranno di analizzare i cambiamenti e le evoluzioni intercorsi nel tempo in merito ad atteggiamenti, opinioni e conoscenze correlate al gioco d’azzardo. Entrambi gli studi sono in fase di avvio, ma per lo studio sulla popolazione studentesca si attende l’inizio dell’anno scolastico 2021/2022 nella speranza che l’emergenza sanitaria per Covid-19 ci consenta di procedere con la somministrazione del questionario agli studenti.
Infine, nel nuovo Piano 2018-2019 particolare rilievo ha la realizzazione del portale GAP dell’Osservatorio epidemiologico regionale, una piattaforma interattiva finalizzata alla sistematizzazione delle conoscenze sul Gioco d’Azzardo, attraverso la standardizzazione e raccolta centralizzata dei flussi dati esistenti sul fenomeno in tutti i suoi aspetti e fruibile, in maniera differenziale, per il cittadino e per tutti gli attori coinvolti (Regione, ASL, Anci, Comuni, servizi sociali, privato sociale, Associazioni di consumatori e di categoria, Caritas, Associazioni anti-usura ecc.).
Tutte le informazioni raccolte a livello epidemiologico confluiranno sul Portale GAP e potranno così costituire uno strumento solido necessario per supportare le decisioni politiche, informare il dibattito pubblico e ottimizzare la strutturazione di politiche e interventi mirati.
Il Portale è attualmente in fase di implementazione a cura del CNR che nel corso della riunione ne mostrerà un primo modello funzionale, un prototipo.
Qualche dato in breve
Monitoraggio offerta di gioco (solo gioco fisico, non telematico): nel 2019 in Abruzzo sono quasi 6.000 i punti vendita di giochi pubblici, con una distribuzione pro-capite di poco superiore a quella nazionale, e più di 13.000 tra apparecchi e Comma7 (videogiochi e apparecchi senza vincita in denaro) collocati negli esercizi commerciali. Le Videolottery (VLT) e New Slot rappresentano circa un terzo dell’offerta, con una disponibilità pro-capite di 1 esercizio ogni 703 residenti. Per la sola raccolta derivante da giochi su rete fisica (=ammontare delle puntate effettuate dai giocatori presso bar/tabacchi/sale bingo/sale scommesse ecc. non telematico) gli abruzzesi hanno giocato quasi 2 miliardi di euro nel 2019, pari all’1,8% della raccolta nazionale, con una raccolta per residente pari a 1.506 euro, dato superiore a quello italiano (1.229 euro) e che vede l’Abruzzo al primo posto della classifica di tutte le regioni. Teramo regista una raccolta pro-capite superiore alle altre province, particolarmente per quei giochi che raccolgono la maggiore quota di giocato, ovvero apparecchi (1.073 euro), lotterie (248 euro) e lotto (230 euro).
Studio GAPS (popolazione generale):
Il dato di prevalenza di gioco della popolazione abruzzese tra i 18 e gli 80 anni nel 2019, pari al 48%, risulta di poco superiore al dato nazionale rilevato nel 2017 (42%).
Tra chi ha giocato nel corso dell’anno il gioco più praticato è stato il Gratta&vinci (73%), preferito soprattutto dalle donne e dalle fasce di maggiore età, seguito da Superenalotto (42%), Lotto (29%) e scommesse sportive (28%), praticate invece prevalentemente dagli uomini. Per il gioco su rete fisica, praticato cioè presso bar/tabacchi/ricevitorie, le prevalenze più elevate sono state registrate a L’Aquila (49%), le più basse a Chieti (44%).
Ma se giocare d’azzardo rimane spesso un evento ludico occasionale e controllato, in alcuni casi può invece sfociare in un comportamento problematico, arrivando a rappresentare una vera e propria dipendenza comportamentale. Il 5,1% dei giocatori abruzzesi che hanno giocato nel 2019 ha un profilo di gioco a rischio moderato/severo, con prevalenze che vanno dal 4,7% nella provincia di Pescara al 5,5% in quella di Teramo.
Studio CASOS (popolazione studentesca): il focus sulla popolazione studentesca mette in luce nel 2019 prevalenze di gioco tra i 15-19enni abruzzesi leggermente superiori alla media nazionale: 48,1% degli studenti ha giocato d’azzardo nella vita (vs 47,7% dato Italia 2019); il 45,5% ha giocato d’azzardo negli ultimi 12 mesi (vs 45,1% dato Italia 2019). A livello territoriale è Chieti la provincia che riporta la maggiore prevalenza per il gioco nell’anno (46%). La stima di prevalenza di gioco problematico tra gli studenti abruzzesi è pari all’8%, più elevata rispetto al 6,6% nazionale, con valori più alti tra i ragazzi (9,0% maschi; 4,2% femmine) e i maggiorenni (7,2% minorenni; 7,4% maggiorenni). Se il Gratta&vinci attrae la maggior parte dei giocatori di qualsiasi profilo, gli studenti giocatori con profilo di rischio più elevato risultano invece più facilmente attratti da scommesse sportive su eventi calcistici e da giochi con le carte.
In considerazione del divieto di gioco agli under 18, i risultati dello studio CASOS mettono inoltre in evidenza una diffusione del comportamento di gioco tra la popolazione minorenne che merita un’attenta riflessione e sono indicativi della necessità di mantenere un costante monitoraggio su una popolazione sensibile come quella adolescente. Tanto più che la valutazione della percezione dei rischi e del pensiero comune legati all’azzardo rivelano come siano ampiamente diffuse false credenze che vedono ad esempio nell’abilità del giocatore un criterio valutativo delle possibilità di vincita, laddove, di fatto, il gioco d’azzardo consiste in una scommessa di denaro su di un evento il cui esito dipende completamente dal caso.