In Gazzetta il Decreto 5 novembre della Presidenza Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la Trasformazione Digitale recante il “Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione per l’anno 2022“.
Le risorse del Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, stanziate sul Capitolo di spesa n. 920, piano gestionale 30, per un importo di euro 21.022.000,00, a norma dell’art. 1 del decreto, sono così rimodulate:
A. Euro 21.022.000,00 «per interventi, acquisti di beni e servizi, misure di sostegno e progetti finalizzati a favorire: l’attuazione dell’agenda digitale italiana ed europea, la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni, anche attraverso lo sviluppo e la diffusione delle piattaforme digitali nazionali, nonché la valorizzazione, la qualità e la fruibilità del patrimonio informativo pubblico, anche mediante lo sviluppo, il potenziamento e la piena interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati del settore pubblico; l’innovazione tecnologica del Paese, la digitalizzazione delle imprese, lo sviluppo di reti di connettività ultra veloce fisse e mobili, anche in attuazione della Strategia italiana per la banda ultra-larga, lo sviluppo delle tecnologie emergenti, con particolare attenzione all’intelligenza artificiale, anche in attuazione della Strategia italiana per l’intelligenza artificiale, nonché lo sviluppo e la diffusione dei servizi e delle tecnologie digitali tra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, inclusa la diffusione delle competenze, dell’educazione e della cultura digitale; la partecipazione italiana a progetti e iniziative promosse da Organismi di cooperazione a livello europeo e internazionale nonché da Organizzazioni internazionali e da fora multilaterali per la definizione di politiche sul digitale».
Gli ambiti di intervento previsti all’art. 1, lettera A, sono realizzati dal Dipartimento per la trasformazione digitale attraverso la stipula di convenzioni o accordi con amministrazioni pubbliche, con enti pubblici o con società o consorzi a partecipazione pubblica ovvero con interventi diretti, anche a favore delle imprese, da parte del Dipartimento medesimo mediante l’espletamento di procedure di evidenza pubblica nel rispetto della normativa applicabile sugli aiuti di Stato.
Fonte: Gazzetta Ufficiale