Ai fini della genesi dell’onere di impugnazione, ribadisce il Tribunale amministrativo della Campania nella sentenza 6897/2024, rileva l’acquisizione degli elementi conoscitivi necessari alla percezione del vizio, mentre gli elementi ulteriori, acquisibili in sede di accesso ed utili al fine di valutare l’effettiva sussistenza del vizio già riscontrato, sono suscettibili di giustificare la proposizione di un gravame integrativo ovvero concorrere alla più precisa configurazione e/o dimostrazione del vizio medesimo, già precedentemente entrato nella sfera percettiva della parte ricorrente. Il termine per impugnare gli atti di gara subisce una dilazione temporale nel caso di proposizione dell’istanza di accesso agli atti, fino al momento in cui questo è consentito, se i motivi di ricorso conseguano alla conoscenza dei documenti che completano l’offerta dell’aggiudicatario ovvero delle giustificazioni rese nell’ambito del procedimento di verifica dell’anomalia dell’offerta (sempreché, in tal caso, l’istanza di accesso sia tempestivamente proposta nei quindici giorni dalla conoscenza dell’aggiudicazione). (1).
(1) Conformi: Cons. Stato, sez. V, 27 marzo 2024, n. 2882; T.a.r. per il Lazio, sez. IV, 22 febbraio 2024, n. 3553; Cons. Stato, sez. V, 29 novembre 2022, n. 10470.
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