“Serve una vera Carta per la montagna, con tutte le misure necessarie a ridare centralità nell’agenda politica nazionale. La Montagna è una risorsa, una opportunità da riscoprire e valorizzare, non un problema o un limite”. Lo evidenzia Roberto Pella, vicepresidente Anci, delegato alle Aree interne, in occasione della “Giornata internazionale della montagna”, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni unite nel 2003. “Il dl attualmente in discussione alla Camera rappresenta il percorso per realizzare in concreto i provvedimenti a favore delle zone montane, previsti dall’articolo 44 della Costituzione, che purtroppo sono ancora troppo incompiuti”.
“Bisogna superare una inesistente divisione fra le aree urbanizzate e le zone interne e periferiche” prosegue Pella. “Gli asset vincenti della montagna devono essere coniugati con le potenzialità di una neo-ruralità fatta sempre più di laureati e di nuove tecnologie. Vanno poi sostenuti i servizi di prossimità, rafforzando le attività economiche locali, dal commercio all’artigianato e alla piccola imprenditoria, attraverso contributi e incentivi specifici, riconoscendone il ruolo di presidio essenziale nella vita delle comunità”.
Il vicepresidente Anci propone un piano di azioni: “Nuovo impulso al superamento del digital divide, fiscalità premiale con l’istituzione di zone franche montane e utilizzo delle fonti energetiche innovative, anche per servire i quasi mille comuni montani tagliati fuori dalla rete di distribuzione del gas”. Infine, una proposta sulla scuola: “Dobbiamo ripensare la normativa sulla composizione delle classi e incentivare gli insegnanti che accettano di trasferirsi in territori marginali per un periodo prolungato, permettendo alle istituzioni didattiche e ai Comuni di acquisire direttamente dal territorio le risorse utili al funzionamento del sistema scolastico locale”.
In allegato: statistiche sulla Montagna, elaborazione Ifel su dati ISTAT