Ieri è stata resa nota la lista dei Comuni ai quali sono stati assegnati i fondi per il sostegno alle attività economiche nelle aree interne a seguito dell’emergenza Covid-19, ex articolo 243 del DL Rilancio.
I Comuni possono utilizzare il contributo per la realizzazione di azioni di sostegno economico in favore di piccole e micro imprese, come ad esempio l’erogazione di contributi a fondo perduto per spese di gestione; iniziative che agevolino la ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività artigianali e commerciali, incluse le innovazioni tecnologiche indotte dalla digitalizzazione dei processi di marketing on line e di vendita a distanza, attraverso l’attribuzione alle imprese di contributi in conto capitale ovvero l’erogazione di contributi a fondo perduto per l’acquisto di macchinari, impianti, arredi e attrezzature varie, per investimenti immateriali, per opere murarie e impiantistiche necessarie per l’installazione e il collegamento dei macchinari e dei nuovi impianti produttivi acquisiti.
L’assegnazione dei fondi è avvenuta tenendo conto della quota stabilita in relazione alla dimensione demografica degli enti ed in base a criteri di perifericità.
Il provvedimento dispone l’erogazione di 210 milioni di euro a sostegno delle attività economiche, artigianali e commerciali di 3.101 piccoli Comuni delle Aree interne.
Il contributo è stato determinato tenendo conto del criterio della perifericità e della minore dimensione demografica articolata in due fasce: fino a 3000 abitanti e fino a 5000 abitanti.
La platea di riferimento è quindi composta da:
- tutti i Comuni identificati come Intermedi, Periferici e Ultra-periferici dall’Accordo di Partenariato 2014-2020, fino a 3000 abitanti;
- tutti i Comuni identificati come Periferici e Ultra-periferici dall’Accordo di Partenariato 2014-2020, fino a 5000 abitanti.