La Corte di Cassazione a Sezioni Unite Civili con la sentenza n. 18623/2024 ha affermato che l’esercizio delle attività facenti capo al servizio idrico integrato può essere affidato in via diretta alle società “in house” (interamente partecipate dagli enti pubblici e ricadenti nell’ambito territoriale ottimale), senza che ciò determini violazione del principio comunitario di concorrenza, dal momento che tali società, pur essendo dotate di autonoma personalità giuridica, sono equiparabili a un’articolazione interna dell’ente pubblico che le ha costituite, con la conseguente necessità di rispettare i principi che informano la correttezza e la legittimità dell’attività amministrativa, in vista della tutela del peculiare interesse pubblico a cui sono preposte.
Riferimenti normativi: Decreto Legisl. 03/04/2006 num. 152 art. 147, Decreto Legisl. 03/04/2006 num. 152 art. 149 bis CORTE COST., Decreto Legisl. 03/04/2006 num. 152 art. 150 CORTE COST., Decreto Legisl. 18/08/2000 num. 267 art. 113 com. 5 lett. C CORTE COST.
Fonte: Massimario della Corte di Cassazione