L’Assemblea regionale che si tenuta il 18 Ottobre a Città Sant’Angelo in preparazione della con la XX Assemblea congressuale Anci a Torino, ha eletto Presidente dell’Anci Abruzzo Pielrigi Biondi Sindaco di L’Aquila , il Direttivo regionale ,i 28 delegati nazionali e i 3 Consiglieri nazionali.
Appuntamento importante per il rinnovo delle cariche sociali dell’ Associazione che proprio nel 2024 ha compiuto il suo Trentennale.
“Rivolgo un ringraziamento alla comunità dei sindaci abruzzesi tutta, senza distinzioni di appartenenza, davanti alla quale l’impegno resta quello di farla parlare con una sola voce mantenendo l’autorevolezza che ha saputo costruire nel tempo. Anci Abruzzo ha da poco compiuto trent’anni, un periodo lungo in cui ha saputo affrontare le sfide che le diverse fasi storiche hanno posto davanti a noi amministratori e così saprà fare anche in futuro”. Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, stasera eletto presidente dell’Anci Abruzzo dall’assemblea riunita a Città Sant’Angelo, che ha proceduto anche all’elezione del direttivo di 14 componenti e dei 3 revisori dei conti, oltre all’elezione di 28 delegati a votare all’assemblea nazionale in programma dal 20 al 22 novembre a Torino, ai quali si aggiungono 3 delegati nazionali.
“Abbiamo attraversato stagioni alterne, si sono susseguiti governi di diversi colori politici e sono più volte mutate le regole del gioco – ovvero le leggi elettorali – e i sindaci, anche in questo caso da trent’anni circa, sono i soli rimasti ad essere eletti in modo diretto, un suffragio popolare che, non a caso, ha difeso da ogni onta populista la figura di quello che viene anche definito ‘primo cittadino’, il rappresentante dello Stato più vicino al cittadino, il ‘politico di prossimità’ al quale per primo – appunto – ci si rivolge per le esigenze più disparate”, ragiona Biondi.
“Nonostante questo, nonostante siamo la massima espressione della democrazia, l’associazione che ci rappresenta è stata monocolore per trenta lunghi anni”, ricorda il neo presidente, per la prima volta espressione del centrodestra. “Oggi la guida dell’Anci parla una lingua diversa, ma questo non impedirà all’associazione di continuare a farsi portavoce dei sindaci, portando alta la bandiera dei Comuni, delle loro istanze, di difendere le loro ragioni senza preclusioni, anche quando l’interlocutore al governo – come in questo preciso momento storico – è dello stesso colore politico. Esattamente come avviene per tanti altri colleghi di centrosinistra che concentrano nelle loro mani ruoli istituzionali e di partito, mi impegno a ricoprire il ruolo di presidente in modo imparziale e nel pieno rispetto delle istituzioni”.
“Voglio ringraziare Gianguido D’Alberto, che ha guidato l’Associazione abruzzese negli ultimi anni, e Francesco Menna la cui candidatura ha reso il confronto maturo ma altrettanto franco, segno della vitalità della comunità dei sindaci, capace di fare politica in senso stretto ma di sapersi poi ritrovare nel nome degli interessi delle proprie municipalità e, quindi, dei cittadini”, conclude Biondi.
“Abbiamo attraversato stagioni alterne, si sono susseguiti governi di diversi colori politici e sono più volte mutate le regole del gioco – ovvero le leggi elettorali – e i sindaci, anche in questo caso da trent’anni circa, sono i soli rimasti ad essere eletti in modo diretto, un suffragio popolare che, non a caso, ha difeso da ogni onta populista la figura di quello che viene anche definito ‘primo cittadino’, il rappresentante dello Stato più vicino al cittadino, il ‘politico di prossimità’ al quale per primo – appunto – ci si rivolge per le esigenze più disparate”, ragiona Biondi.
“Nonostante questo, nonostante siamo la massima espressione della democrazia, l’associazione che ci rappresenta è stata monocolore per trenta lunghi anni”, ricorda il neo presidente, per la prima volta espressione del centrodestra. “Oggi la guida dell’Anci parla una lingua diversa, ma questo non impedirà all’associazione di continuare a farsi portavoce dei sindaci, portando alta la bandiera dei Comuni, delle loro istanze, di difendere le loro ragioni senza preclusioni, anche quando l’interlocutore al governo – come in questo preciso momento storico – è dello stesso colore politico. Esattamente come avviene per tanti altri colleghi di centrosinistra che concentrano nelle loro mani ruoli istituzionali e di partito, mi impegno a ricoprire il ruolo di presidente in modo imparziale e nel pieno rispetto delle istituzioni”.
“Voglio ringraziare Gianguido D’Alberto, che ha guidato l’Associazione abruzzese negli ultimi anni, e Francesco Menna la cui candidatura ha reso il confronto maturo ma altrettanto franco, segno della vitalità della comunità dei sindaci, capace di fare politica in senso stretto ma di sapersi poi ritrovare nel nome degli interessi delle proprie municipalità e, quindi, dei cittadini”, conclude Biondi.