In base al principio del contrarius actus, l’autorità competente ad annullare il provvedimento è la stessa che lo ha adottato anche quando il vizio riscontrato sia quello dell’incompetenza. Gli ulteriori profili di illegittimità, in quanto inerenti al ripristino della legalità lesa, non consentono di procedere all’annullamento d’ufficio laddove il tempo trascorso sia superiore a quello indicato dalla norma, ovvero comunque non ragionevole (1).
Il Consiglio di Stato ha precisato che, all’art. 21-nonies della l. n. 241 del 1990, il legislatore non ha fatto distinzioni tra tipologie dei vizi tradizionali che si vanno ad emendare.
(1) Precedenti conformi: Cons. Stato, sez. III, 3 aprile 2023, n. 3431.
Precedenti difformi: non risultano precedenti difformi.