Città dalle ‘chiome’ verdi per contrastare i cambiamenti climatici. Quest’anno la campagna lanciata dal programma di Rai Radio 2 – Caterpillar “M’illumino di meno” si tinge di verde con l’obiettivo di piantare un albero in ogni città.
Il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, con una lettera inviata a tutti i Comuni, ha invitato i sindaci a partecipare alla campagna spegnendo non solo le luci di luoghi più significativi della città o dei monumenti, ma anche mettendo a dimora, entro il 6 marzo, un albero nel proprio Comune.
Bari ha già annunciato che spegnerà le luci di una strada – Viale Giuseppe Tatarella – asse di scorrimento che porta dal centro alle strade extraurbane, in cui è stata da poco sostituita tutta la vecchia illuminazione con quella a Led, e pianterà degli alberi come primo passo verso la creazione di un piccolo bosco urbano.
“Ci sono fondi del ministero dell’Ambiente – ha detto Decaro – che in parte saranno utilizzati per produrre primi esempi di forestazione urbana. Io vorrei piantare un piccolo bosco cittadino in un’area che era un’ex discarica, ma intanto per il 6 marzo pianteremo degli alberi, donati da Confindustria, nel parco dell’ex caserma Rossani”.
La campagna ha preso ufficialmente il via qualche giorno fa unendo simbolicamente due città, una del Nord e una del Sud Italia: Pino Torinese e Alberobello che, il 6 marzo, pianteranno un tiglio e una quercia. “Parteciperemo alla campagna ‘M’illumino di meno’ – ha annunciato la sindaca di Pino Torinese, Alessandra Tosi – piantando un tiglio e dei meli ma inaugureremo anche un’area verde, un giardino sensoriale – terapeutico. Voglio estendere l’invito a tutti i sindaci a partecipare per piantare quanti più alberi possibili”.
Se a Pino Torinese nascerà un tiglio ad Alberobello sarà la quercia, simbolo della città, protagonista il 6 marzo. “Abbiamo aderito già due anni fa alla campagna M’illumino di meno spegnendo le luci della città per sensibilizzare i cittadini a comportamenti e stili di vita più sostenibili. Quest’anno pianteremo anche quattro querce: due rosse e due fragni, tipiche della nostra zona. E lo faremo in uno spiazzale davanti all’Istituto agrario: un gesto simbolico in un luogo dove si formano i ragazzi, ragazzi che hanno a cuore il territorio e l’agricoltura”.
Anche il sindaco di Alberobello, Michele Maria Longo, invita i primi cittadini d’Italia ad aderire. Perché? “Noi sindaci – ha esortato – rappresentiamo la nostra comunità e abbiamo il compito di rendere i nostri paesi più belli e vivibili contro una eccessiva cementificazione degli spazi urbani”.
Segnalateci le vostre iniziative indicandoci l’albero che pianterete scrivendo all’indirizzo di posta: pattoperlabellezza@anci.it