I domini Made in Italy, quelli con suffisso nazionale “.it”, ad ottobre 2023 hanno superato i 3 milioni e mezzo. Lo ha reso noto Registro.it, l’anagrafe dei domini internet italiana, nel meeting annuale dello scorso 24 novembre presso l’Auditorium della Area della ricerca di Pisa del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR).
“Le attività svolte da Registro.it sono attività che vanno a vantaggio della nostra comunità nazionale”, ha dichiarato il prefetto Milena Rizzi, direttore del Servizio Autorità e Sanzioni dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), che ha partecipato all’evento come relatrice. “Le misure di sicurezza informatica – ha proseguito -, che devono stare alle base della protezione delle infrastrutture tecnologiche utilizzate da Registro.it, rivestono un ruolo fondamentale. A questo proposito ACN è ben lieta di mettere a disposizione le sue competenze e la sua collaborazione per innalzare sempre di più il livello di sicurezza e resilienza nel dominio cibernetico, nell’interesse del nostro Paese”.
Tra i dati raccolti, quelli relativi al genere non restituiscono variazioni di rilievo rispetto al 2022: i registranti maschi si attestano sul 75,16% mentre le femmine stazionano al 24,84%. Per quanto concerne l’età: ambedue i sessi registrano di più tra 42-49 anni (femmine 22,60%, maschi 21,63%).
Al meeting, aperto da Marco Conti, responsabile di Registro .it e direttore del Cnr-Iit, hanno partecipato anche Peter Van Roste, general manager del Council of european national top level domain registries (Centr), Anna Vaccarelli di Registro .it, Alessio Cecchi, presidente del Comitato consultivo di Indirizzo del Registro .it (CIR) e Alessandro Paci del Ministero delle imprese e del Made in Italy (Mimit).