D’Alberto: Pretendiamo rispetto per il cratere sismico del Centro Italia, ora più che mai.
Per la nostra gente, per le nostre popolazioni colpite, per i nostri territori martoriati e dimenticati. Anche oggi – dichiara Gianguido D’Alberto, Sindaco di Teramo e Presidente Anci Abruzzo – di fronte alla Presidente del Senato abbiamo ribadito che è finito il tempo dell’attesa di risposte istituzionali promesse da tutti e da tutti mancate. Responsabilità, consapevolezza e coraggio: questo abbiamo chiesto ancora una volta, e finora invano, a quelle istituzioni della Repubblica che non possono continuare a far finta di nulla. Quello stesso coraggio con cui noi Sindaci, insieme a tutte le nostre straordinarie comunità, lottiamo per disegnare quotidianamente un pezzo di futuro per le nostre popolazioni colpite. Pronti a scendere in piazza con tutti i Sindaci d’Italia, come concordato con il nostro Presidente Decaro. Sindaci tra sindaci non saremo mai soli perché sentiamo forte il dovere e la volontà di non consentire mai a nessuno di condannare alla solitudine istituzionale la nostra gente. Pretendiamo rispetto per il cratere sismico del centro Italia, ora più che mai.
Gli incontri della delegazione Anci. Casellati: “Ascoltare grido d’allarme delle popolazioni”
Si sono conclusi con il presidente della commissione Ambiente e Territorio della Camera, Alessandro Manuel Benvenuto e con la delegazione di Italia Viva, guidata da Ettore Rosato e Silvia Fregolent, gli incontri istituzionali e con le forze politiche della delegazione Anci e dei sindaci colpiti dal terremoto del 2016. La giornata di confronto era iniziata al Senato, dove la delegazione Anci aveva incontrato prima la presidente della commissione Ambiente e Territorio, Vilma Moronese, per poi essere ricevuta dalla presidente di Palazzo Madama Elisabetta Casellati. Anci ha ribadito le proprie istanze, riportando all’attenzione degli interlocutori le proprie proposte per sbloccare la ricostruzione delle zone colpite dal sisma di quattro anni fa.
“Il grido d’allarme delle popolazioni colpite dal terremoto – ha detto la presidente Casellati al termine dell’incontro – va ascoltato e recepito con urgenza da parte delle istituzioni e della politica. L’Italia non può essere campione nell’emergenza e tartaruga nella ricostruzione. Ne va della vita delle persone e della stessa credibilità del nostro Paese”.
La presidente Casellati ha aggiunto: “È incomprensibile che dei 22 miliardi di euro stanziati per Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, dal 2016 ad oggi sia stato possibile utilizzare appena 49 milioni a causa di procedure lunghe e burocratiche. La rinascita sociale, economica e culturale di quelle terre martoriate dipende esclusivamente dalla celerità della ricostruzione attraverso normative simili a quelle dell’emergenza”.
«Mi auguro – ha poi concluso – che il Parlamento e il Governo si facciano carico di dare al più presto risposte tempestive ed efficaci alle comunità così duramente colpite dagli eventi sismici e provate da oltre tre anni di attesa e di disagi».
La delegazione Anci era composta dal coordinatore dei presidenti delle Anci regionali e sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, e dai sindaci che rappresentano le quattro regioni colpite nella cabina di regia Anci per la ricostruzione. Per l’Abruzzo ha partecipato il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, per il Lazio il sindaco di Amatrice Antonio Fontanella, per le Marche il primo cittadino di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci e per l’Umbria il sindaco di Norcia Nicola Alemanno.