Accordo Anci, Inps, Caritas per raggiungere i cittadini più fragili
“Una comunità è forte quando sa tendere una mano a chi è in difficoltà”. Con queste parole il presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro ha riassunto il senso dell’accordo di collaborazione che l’Anci ha sottoscritto con l’Inps e la Caritas che ha tra i suoi obiettivi primari la promozione e la diffusione presso i Comuni del progetto “Inps per Tutti”. Un progetto rivolto ai cittadini più fragili che consente loro di conoscere le prestazioni socioassistenziali a cui hanno diritto.
Presenti alla firma del protocollo d’intesa il presidente dell’Inps Pasquale Tridico e don Marco Pagniello, del coordinamento politiche sociale e welfare di Caritas Italia.
“In Italia – ha detto Decaro – ci sono 1,8 milioni di famiglie in povertà, pari a circa 5 milioni di individui, concentrati nelle principali città metropolitane del Paese: in sette di esse risiede la metà di persone senza fissa dimora. Molte persone non conoscono i loro diritti. Attraverso questo progetto e grazie alla collaborazione delle associazioni di volontariato, come la Caritas, portiamo l’Inps nelle comunità che abbiamo l’onore di amministrare, dalle più grandi alle più piccole, per dare un servizio anche a chi per vive più lontano dai servizi o non ha dimestichezza con il digitale”.
Tridico ha illustrato il progetto. “Ci apprestiamo ad attivare la leva della proattività sul tutto il territorio nazionale, così come abbiamo già fatto in otto grandi città italiane, Roma, Bari, Milano, Torino, Palermo, Catania, Napoli e Bologna, nelle quali abbiamo sottoscritto accordi con i sindaci per portare il servizio sul territorio grazie a sportelli dedicati”.
L’intercettazione del bisogno per pianificare le azioni opportune sul territorio è la mission del progetto. “Ci rivolgiamo a chi ha difficoltà a trovare informazioni con dei punti Inps – ha sottolineato il presidente dell’Inps – ma anche con soluzioni telematiche che stiamo sperimentando affinché, anche là dove non è possibile essere presenti fisicamente, sarà possibile dare un servizio al cittadino”. Un servizio realizzabile “lavorando in accordo con il mondo dell’associazionismo, prima sentinella del territorio su queste questioni”, ha concluso il presidente dell’Inps.