“La sicurezza stradale è un obiettivo di tutti i Comuni e di tutte le istituzioni ed è importante che ci sia attenzione su questo tema, tanto più alla luce delle statistiche che registrano un incremento degli incidenti in area urbana. Come Anci siamo pronti a collaborare per elaborare un codice della strada più aggiornato possibile agli standard Ue, un codice che recepisca la fotografia delle nostre città dove, in molti casi, la ciclabilità rappresenta quasi un quarto della mobilità urbana”. Lo ha evidenziato Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e alla Protezione Civile del Comune di Milano, rappresentando l’Anci in un’audizione davanti la commissione Trasporti della Camera, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge per la modifica al codice della strada in materia di sicurezza stradale dei ciclisti e di limiti di velocità.
Entrando nel merito delle proposte di legge, Granelli si è soffermato sul tema del sorpasso ed in particolare sulla questione del cosiddetto ‘angolo cieco’. “Per i mezzi pesanti che circolano in ambito urbano, effettuare manovre in spazi ristretti è problematico. Per questo, sarebbe importante – ha spiegato – prevedere nelle città l’obbligatorietà degli strumenti tecnici che permettono agli autisti di svolgere in sicurezza tali manovre”.
Il rappresentante di Anci ha poi ribadito l’assoluto favore di Anci alla promozione delle ‘Città 30’, visto che tale “limite di velocità è importante non solo per la sicurezza ma anche per garantire la vivibilità dei quartieri residenziali. Porre tale obiettivo serve anche a predisporre una regola comportamentale utile per tenere alta attenzione su questi temi”, ha aggiunto.
Granelli ha poi auspicato il completamento del percorso di attuazione delle recenti modifiche al Codice della Strada (articolo 49 del Dl 76/2020 convertito con legge 120/2020) che prevedevano l’avvio delle strade urbane ciclabili e delle zone scolastiche. “Era prevista l’emanazione di un apposito regolamento per la segnaletica, entro 60 giorni dall’approvazione della legge. Ma ad oggi – ha ricordato – il regolamento non è stato approvato, impedendo di fatto ai Comuni di dare seguito alla previsione di legge”.
Infine, l’assessore milanese ha ricordato che lo scorso 6 aprile Anci ha inviato delle proposte specifiche al ministero delle Infrastrutture. “Siamo pronti ad entrare nel merito per un testo che raccolga tutte queste istanze, in modo particolare sul tema delle sanzioni per le infrazioni nell’ambito della mobilità urbana. L’attuale livello sanzionatorio, con la possibilità di una riduzione del 30%, è molto basso, mentre l’utilizzo della tecnologia sarebbe molto utile nel reprimere alcune infrazioni, come la sosta in doppia fila o sulle corsie ciclabili”, ha concluso.