È stato approvato in via definitiva il 5° Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale, il primo da quando la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi è entrata in Costituzione.
La Legge 28 dicembre 2015, n. 221, art. 67, prevede la redazione annuale del Rapporto da parte del Comitato per il Capitale Naturale (CCN), presieduto dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e composto da dieci Ministri, dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), dalla Conferenza delle Regioni, cinque Istituti pubblici di Ricerca ed un gruppo di esperti della materia nominati dal Ministro dell’Ambiente.
Il documento, trasmesso dal titolare del MASE al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Economia e delle Finanze, fornisce elementi da considerare nell’attuazione del Piano per la Transizione Ecologica, della Strategia Nazionale per la Biodiversità 2030, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e nell’azione di mainstreaming e di governance multilivello della Strategia Nazionale per Sviluppo Sostenibile. A questo proposito si richiama la necessità di agire in ottemperanza al principio del “non arrecare danno significativo (DNSH – Do No Significant Harm) e di massimizzare l’adozione di soluzioni basate sulla natura (NBS – Nature-Based Solutions).