L’Agenzia per la Coesione territoriale ha pubblicato la graduatoria dei 24 progetti valutati per il finanziamento di attività di formazione e ricerca nelle aree di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpite dal terremoto del 2016-2017.
Le risorse messe a disposizione dall’avviso pubblico, pari a 60 milioni di euro, saranno ripartite in maniera equa tra le regioni interessate e le tre categorie di intervento previste:
- creazione o potenziamento di centri di ricerca (realizzazione di infrastrutture per la ricerca, sviluppo e la co-progettazione di soluzioni e tecnologie innovative, attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale);
- trasferimento tecnologico (percorsi integrati di valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e privata e di accesso al mercato, anche finalizzati alla creazione di imprese innovative, attraverso l’erogazione di servizi di validazione e sviluppo tecnologico, rafforzamento imprenditoriale, sviluppo dei modelli di imprenditorialità, supporto alla tutela della proprietà intellettuale, accesso a operazioni di co-investimento, supporto alla definizione e implementazione di strategie di innovazione aziendale, supporto alla definizione e implementazione di strategie e accordi industriali e commerciali);
- offerta formativa universitaria (attività di formazione universitaria, alta formazione specialistica e formazione terziaria professionalizzante, coerenti con le vocazioni economiche territoriali e le strategie regionali di specializzazione intelligente, orientate alla conoscenza delle nuove tecnologie abilitanti e allo sviluppo delle competenze imprenditoriali, eventualmente anche con il coinvolgimento attivo di entità industriali e organizzazioni imprenditoriali).
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L’obiettivo dell’iniziativa, che fa seguito al decreto firmato dal ministro Mara Carfagna, è quello di sostenere la creazione, la permanenza, lo sviluppo, l’integrazione e la specializzazione delle infrastrutture di ricerca e dei presidi formativi nelle aree colpite dal sisma. La ricerca e la formazione universitaria, infatti, sono strumenti importanti per frenare lo spopolamento di queste aree, promuovendo la resilienza e la rigenerazione delle conoscenze e delle competenze. Grazie alle attività sostenute dal bando, sarà possibile promuovere nuove opportunità economiche, nonché il mantenimento dell’attuale popolazione e delle imprese. Gli interventi, infatti, saranno tutti realizzati e avranno una ricaduta nelle zone del Cratere del Centro Italia, per una durata massima di 36 mesi dall’avvio.
Pubblicata la graduatoria, l’Agenzia per la Coesione territoriale procederà con l’istruttoria riguardante l’eventuale applicazione delle norme in tema di aiuti di Stato, per trasmetterla quindi al Dipartimento per le Politiche di Coesione, che potrà infine assegnare il contributo ai beneficiari.