ANCI: LA LETTERA AI SINDACI DEL PRESIDENTE DECARO E IL PATTO DEI COMUNI PER LA PARITA’ E CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE
In vista del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne, come di consueto, l’ANCI ha avviato una ricognizione delle iniziative in essere presso i Comuni italiani in materia di contrasto alla violenza di genere con apposita lettera del presidente Decaro:
Cara Collega, Caro Collega,
come certamente saprai il 25 novembre p.v. ricorre la “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” voluta dalla Assemblea generale delle Nazioni Unite. L’ANCI, accogliendo l’invito dell’ONU, si è posta l’obiettivo, da diversi anni, di promuovere a livello comunale esperienze e iniziative finalizzate al contrasto di ogni fenomeno di violenza di genere e a favorire un profondo cambiamento culturale, senza il quale tale violenza non si potrà arrestare.
A tal fine, l’ANCI ha coordinato e promosso su iniziativa del Sindaco di Milano, Beppe Sala, l’elaborazione del “Patto dei Comuni per la parità e contro la violenza di genere”, frutto di un’ampia collaborazione tra amministrazioni locali, al quale ad oggi hanno aderito oltre 140 Comuni.
L’impegno su questo fronte non potrà che aumentare nei prossimi anni, in considerazione della forte spinta propulsiva rappresentata dal PNRR, che ha riconosciuto le pari opportunità di genere, generazionali e territoriali come priorità trasversali alle 6 missioni di cui si compone. Ti invito dunque, qualora non l’avessi già fatto, a prendere visione del Patto a questo link e ad aderire, dandocene comunicazione all’indirizzo pariopportunita@anci.it.
Inoltre, come ogni anno, l’Associazione intende dare ampia visibilità e
diffusione alle iniziative e agli eventi promossi dai Comuni e dai Centri antiviolenza (CAV) in vista del 25 novembre. Ti chiedo pertanto di segnalarci tutte le manifestazioni che il Tuo Comune ha promosso o intende promuovere in tal senso, compilando questo format online
Confidando in un Tuo positivo riscontro, colgo l’occasione per esprimerti tutta la mia gratitudine per il lavoro svolto finora e per inviarti i miei più sinceri saluti.
Disponibile anche il patto sottoscritto da Sindache e Sindaci per la parità e contro la violenza di genere: Patto-dei-Comuni-per-la-Parità-e-contro-la-Violenza-di-genere
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Le Nazioni Unite stanno celebrando 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, dal 25 novembre al 10 dicembre 2021 – il giorno che commemora la Giornata Internazionale dei Diritti Umani – sotto il tema globale stabilito dalla campagna UNITE del Segretario generale delle Nazioni Unite: “Orange the World: End Violence against Women Now! L’arancione è il nostro colore per rappresentare un futuro più luminoso e libero dalla violenza contro donne e ragazze. Diversi eventi pubblici sono stati coordinati e edifici iconici e punti di riferimento saranno “arancioni” per ricordare la necessità di un futuro senza violenza. Entra a far parte del movimento arancione!
Tema 2021: Orange the World: porre fine alla violenza contro le donne ora!
Quasi 1 donna su 3 ha subito abusi nella sua vita. In tempi di crisi, i numeri aumentano, come si è visto durante la pandemia di COVID-19 e le recenti crisi umanitarie, conflitti e disastri climatici. Un nuovo rapporto di UN Women , basato su dati provenienti da 13 paesi dopo la pandemia, mostra che 2 donne su 3 hanno riferito di aver subito una qualche forma di violenza e che hanno maggiori probabilità di affrontare l’insicurezza alimentare. Solo 1 donna su 10 ha affermato che le vittime sarebbero andate alla polizia per chiedere aiuto.
Sebbene pervasiva, la violenza di genere non è inevitabile. Si può e si deve prevenire. Fermare questa violenza inizia con le sopravvissute che credono, adottando approcci globali e inclusivi che affrontano le cause profonde, trasformano le norme sociali dannose e danno potere a donne e ragazze. Con servizi essenziali incentrati sulle sopravvissute nei settori della polizia, della giustizia, della salute e sociale e finanziamenti sufficienti per l’agenda dei diritti delle donne, possiamo porre fine alla violenza di genere.
Unisciti ai 16 giorni di attivismo delle Nazioni Unite
La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne segnerà il lancio della campagna UNITE to End Violence against Women (25 novembre-10 dicembre) — un’iniziativa di 16 giorni di attivismo che si concluderà nel giorno che commemora la Giornata internazionale dei diritti umani ( 10 dicembre).
Questa campagna, guidata dal Segretario generale delle Nazioni Unite e da UN Women dal 2008, mira a prevenire ed eliminare la violenza contro le donne e le ragazze in tutto il mondo, chiedendo un’azione globale per aumentare la consapevolezza, promuovere l’advocacy e creare opportunità di discussione su sfide e soluzioni.
Tra le sue attività, c’è un evento ufficiale delle Nazioni Unite che si svolgerà il 24 novembre (10:00-11:30 ET). Puoi seguire il webinar online attraverso il sito Web delle donne delle Nazioni Unite registrandoti in anticipo . La campagna prevede anche il lancio di un nuovo report con dati aggiornati sulla violenza di genere, oltre a una moltitudine di iniziative digitali a cui è possibile partecipare .
Edifici iconici e punti di riferimento saranno “arancioni” per ricordare la necessità di un futuro senza violenza. Quindi se vedi luci arancioni, ricorda il significato!
Partecipa alla campagna!
Puoi fare la differenza e partecipare di persona o sui social media utilizzando i nostri materiali ufficiali ! Inizia la tua conversazione sulla violenza di genere usando gli hashtag: #GenerationEquality #orangetheworld #16days e #spreadtheword.
Perché dobbiamo eliminare la violenza contro le donne
La violenza contro le donne e le ragazze (VAWG) è una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti nel nostro mondo che oggi rimane in gran parte non denunciata a causa dell’impunità, del silenzio, dello stigma e della vergogna che la circondano.
In termini generali, si manifesta in forme fisiche, sessuali e psicologiche, comprendendo:
- violenza del partner intimo (violenza, abuso psicologico, stupro coniugale, femminicidio);
- violenza e molestie sessuali (stupro, atti sessuali forzati, avance sessuali indesiderate, abusi sessuali su minori, matrimonio forzato, molestie di strada, stalking, cyber-molestie);
- tratta di esseri umani (schiavitù, sfruttamento sessuale);
- mutilazione genitale femminile; e
- matrimonio infantile.
Per chiarire ulteriormente, la Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne emessa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1993, definisce la violenza contro le donne come “qualsiasi atto di violenza di genere che provoca, o è probabile che provochi, violenza fisica, sessuale o danno psicologico o sofferenza alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, che si verifichino nella vita pubblica o privata”.
Le conseguenze negative sulla salute psicologica, sessuale e riproduttiva del VAWG colpiscono le donne in tutte le fasi della loro vita. Ad esempio, gli svantaggi educativi precoci non rappresentano solo l’ostacolo principale all’istruzione universale e al diritto all’istruzione delle ragazze; in fondo sono anche colpevoli di limitare l’accesso all’istruzione superiore e persino di tradursi in limitate opportunità per le donne nel mercato del lavoro.
Sebbene la violenza di genere possa colpire chiunque e ovunque, alcune donne e ragazze sono particolarmente vulnerabili, ad esempio ragazze giovani e donne anziane, donne che si identificano come lesbiche, bisessuali, transgender o intersessuali, migranti e rifugiati, donne indigene e minoranze etniche. , o donne e ragazze che vivono con l’HIV e disabilità, e coloro che vivono attraverso crisi umanitarie.
La violenza contro le donne continua ad essere un ostacolo al raggiungimento dell’uguaglianza, dello sviluppo, della pace, nonché alla realizzazione dei diritti umani delle donne e delle ragazze. Tutto sommato, la promessa degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) – di non lasciare indietro nessuno – non può essere mantenuta senza porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze.
Fonte: Nazioni Unite
VIOLENZA SULLE DONNE: A CHI RIVOLGERSI
- 112: chiamare il numero di emergenza senza esitare, né rimandare:
- in caso di aggressione fisica o minaccia di aggressione fisica;
- se si è vittima di violenza psicologica;
- se si sta fuggendo con i figli (eviti in questo modo una denuncia per sottrazione di minori);
- se il maltrattante possiede armi.
- Numero antiviolenza e anti stalking 1522 – Il numero di pubblica utilità 1522 è attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno ed è accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile, con un’accoglienza disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo. L’App 1522, disponibile su IOS e Android, consente alle donne di chattare con le operatrici. E’ possibile chattare anche attraverso il sito ufficiale del numero anti violenza e anti stalking 1522
- App YouPol realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, l’App è stata estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche
- Pronto Soccorso, soprattutto se si ha bisogno di cure mediche immediate e non procrastinabili. Gli operatori sociosanitari del Pronto Soccorso, oltre a fornire le cure necessarie, sapranno indirizzare la persona vittima di violenza verso un percorso di uscita dalla violenza
- Mappa dei consultori in Italia
- Centri antiviolenza sul sito del Dipartimento delle pari opportunità
- Farmacie, per avere informazioni se non è possibile contattare subito i Centri antiviolenza o i Pronto soccorso
- Telefono Verde AIDS e IST 800 861061 se si è subita violenza sessuale. Personale esperto risponde dal lunedì al venerdì, dalle ore 13.00 alle ore 18.00. Si può accedere anche al sito www.uniticontrolaids.it
- Poliambulatorio dell’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà (INMP), dall’8 marzo 2021 è attivo il Servizio Salute e Tutela della Donna, dedicato alla presa in carico delle donne più fragili o comunque bisognose di assistenza sanitaria e psicologica.
La violenza contro le donne rappresenta un importante problema di sanità pubblica, oltre che una violazione dei diritti umani
La violenza ha effetti negativi a breve e a lungo termine, sulla salute fisica, mentale, sessuale e riproduttiva della vittima. Le conseguenze possono determinare per le donne isolamento, incapacità di lavorare, limitata capacità di prendersi cura di sé stesse e dei propri figli. I bambini che assistono alla violenza all’interno dei nuclei familiari possono soffrire di disturbi emotivi e del comportamento. Gli effetti della violenza di genere si ripercuotono sul benessere dell’intera comunità.
Secondo il rapporto dell’OMS Valutazione globale e regionale della violenza contro le donne: diffusione e conseguenze sulla salute degli abusi sessuali da parte di un partner intimo o da sconosciuti (in lingua inglese), la violenza contro le donne rappresenta “un problema di salute di proporzioni globali enormi”. Leggi la sintesi del rapporto.
La Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Il 25 novembre si celebra nel mondo la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall’ Assemblea generale delle nazioni Unite, che in questa data invita i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani.
Fonte: Ministero della Salute
25 NOVEMBRE, PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE ATTIVITA’ NELLE SCUOLE E FLASH-MOB AL MINISTERO IL PALAZZO DELL’ISTRUZIONE SARA’ ILLUMINATO DI ROSSO
Bianchi: “La scuola educa al rispetto. Il cambiamento culturale passa dai giovani”
Un programma denso di attività per coinvolgere e far riflettere le studentesse e gli studenti, il personale scolastico e quello amministrativo, la cittadinanza sui temi al centro della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, “perché, come dimostrano le statistiche e le cronache degli ultimi giorni, la questione del rispetto di ogni persona e del contrasto di qualsiasi tipo di violenza, abuso e discriminazione rimane una delle sfide più urgenti da affrontare”, dichiara il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.
In occasione del 25 novembre, data in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sollecita tutti gli Stati a organizzare attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema della violenza contro le donne, il Ministero dell’Istruzione, con una circolare inviata oggi, ha chiesto alle scuole di prevedere momenti di approfondimento sui temi connessi alla ricorrenza, ponendo particolare attenzione al tema del rispetto, anche con riferimento all’articolo 3 della Costituzione.
Studentesse e studenti sono invitati a celebrare attivamente la Giornata, insieme ai loro docenti, esprimendo le proprie riflessioni attraverso opere grafiche, video, foto, flash-mob, dibattiti.
“La scuola educa al rispetto – continua il Ministro –. Lo fa ogni giorno dell’anno grazie all’impegno di dirigenti scolastici, docenti, di tutto il personale. Ma giornate internazionali come quella del 25 novembre continuano ad avere una funzione importante, perché richiamano l’attenzione su questioni fondamentali per ogni persona e per tutta la collettività: dobbiamo vivere in società solidali, che garantiscano pari opportunità e rifiutino la violenza. È a partire dalla scuola che possiamo costruirle. Per questo, vogliamo coinvolgere in maniera più intensa studentesse e studenti, per richiamarli all’azione, a esprimere le proprie opinioni”.
Anche il Ministero parteciperà alla Giornata con diverse iniziative rivolte sia al personale amministrativo che alla cittadinanza. Già a partire dal pomeriggio del 24 novembre e nella Giornata del 25, la facciata del Palazzo dell’Istruzione, su Viale Trastevere, a Roma, sarà illuminata di rosso, mentre nella mattinata del 25 ci sarà un flash-mob, organizzato in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore Statale Cine-tv Roberto Rossellini, per invitare cittadine e cittadini alla riflessione. Saranno distribuiti fiocchi rossi al personale e sarà allestita, all’interno del Ministero, una mostra con i lavori delle studentesse e degli studenti che hanno partecipato al Concorso nazionale “Il Nuovo Codice Rosso. Prevenzione e contrasto alla violenza di genere”, promosso dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero della Giustizia. Il Ministro Patrizio Bianchi premierà le scuole vincitrici.
Tutte le iniziative saranno condivise sui social, taggando i profili social del Ministero, usando gli hashtag #25novembre, #giornatacontrolaviolenzasulledonne, #stopallaviolenzasulledonne, #noisiamopari.
Fonte: MIUR